La Casa dell’Ospitalità chiede centomila euro

Risorse limitate, scarsi aiuti dai privati: chiuso il punto di pronta accoglienza Contributi comunali ancora tagliati, presidente e direttore lanciano un Sos
Di Marta Artico

Risorse sempre più scarse, taglio dei contributi da parte del Comune, privati in sofferenza. Giovanni Benzoni e Andrea Gabrieli, presidente e direttore della Casa dell’Ospitalità Santa Maria dei Battuti ieri mattina, in occasione del bilancio sull’attività della mensa estiva per i senza fissa dimora, hanno lanciato un Sos, mettendo in luce le difficoltà di gestione.

Nel 2007, quando è stata avviata la Fondazione di partecipazione, la previsione era di trovare 300 mila euro dai privati ogni anno e 700 mila dal Comune, socio fondatore che ha messo a disposizione anche l’immobile. «Istituti di credito e banche», spiega Benzoni, «mettono contributi straordinari, una tantum, ma non sono soci fissi e rispetto ai 3 mila soci messi in bilancio, oggi ce ne sono 475».

Prosegue Gabrieli: «Quest’anno rispetto al 2009, abbiamo 70 mila euro in meno; negli anni il Comune ha tagliato prima 50 mila euro, poi altri 20 mila quest’anno». Nonostante ciò, il bilancio è in pareggio, tagliando costi e sprechi, ma sono almeno 6 anni che all’edificio non viene fatta alcun tipo di manutenzione. «Da anni», precisa Benzoni, «invitiamo il sindaco qui: non abbiamo mai avuto risposta, solo questa volta la segreteria ci ha detto che non poteva, e tutto ciò nonostante l’amministrazione comunale sia socio fondatore e dunque sta affondando con noi».

La Casa dell’Ospitalità, insomma, ha raschiato il barile. Ieri è stata anche spiegata la decisione di chiudere la Pronta accoglienza della struttura in via Antonio Da Mestre, ex Cup: servono troppi soldi per la manutenzione, per mettere a norma tutti i vari dispositivi, come ad esempio la caldaia, priva di libretto. Senza contare l’invasione delle cimici. «Non potevamo prenderci la responsabilità di far stare 23 ospiti e due operatori in un luogo simile», spiegano. Dunque i 23 posti saranno ricavati all’interno dell’edificio di via dei Battuti: 17 ospiti, per evitare cronicizzazioni e favorire l'uscita dalla struttura, sono rientrati nel bando casa, facendo richiesta e mettendosi in lista. Purtroppo 5 di loro sono mancati prima di entrare negli appartamenti assegnati.

«Adesso», chiarisce Gabrieli, «ci stiamo organizzando per la pronta accoglienza, dalle 8 del mattino alle 20 della sera».

Non basta però. Benzoni lancia un messaggio al Comune e all’assessorato alle Politiche sociali: «Di fronte al problema dei senzatetto, rincorrere l’emergenza non serve, perché nella maggior parte dei casi sono soldi spesi male».

La Casa ha prodotto una lista della spesa (quasi 100 mila euro), un elenco parziale di quanto sarebbe da acquistare nell’immediato e non più procrastinabile: lavatrice, lavastoviglie, servizio di sanificazione delle cucine, messa a norma dei magazzini, sostituzione dei materassi con prodotti ignifughi, assunzione di un operatore socio sanitario. Nel frattempo sono partiti i lavori dell’'impianto elettrico, da 12 mila euro.

Per quel che riguarda il bilancio della mensa estiva, sono stati serviti 4.903 pasti, una media al giorno di 136, ai quali sia sommano i 60 ospiti interni. Un calo rispetto all’anno prima (5887, media giornaliera 147). Le motivazioni del calo non sono ancora note, ma con tutta probabilità, ci sono stati meno richiedenti da fuori Provincia.

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