La Caritas aiuterà chi ospita i profughi
MIRA. La Caritas della Riviera del Brenta si muove per andare in aiuto ai migranti e predispone una lista fatta di privati cittadini che vogliono accogliere i migranti in casa propria.
Liste che saranno promosse in ogni parrocchia del comprensorio. A spiegarlo è Francesco Vendramin, direttore della casa alloggio per immigrati della Caritas “San Raffaele” di Mira Porte.
In Riviera del Brenta attualmente, sono un centinaio gli immigrati ospitati dalle strutture pubbliche e si trovano i prevalentemente in due paesi: Mira e Dolo. Mira ne ospita 84 Dolo una ventina.
«Ci si trova di fronte», spiega Vendramin, «a un fenomeno epocale che non può essere regolato con la logica del rifiuto. Fa impressione vedere i governatori delle regioni del nord Italia rifiutare nuovi arrivi e fa altrettanta impressione vedere paesi come la Francia, la Svizzera l’Austria e la Germania chiudere le frontiere in faccia ai disperati. Bisogna far scattare nei confronti di queste povere persone, che fuggono da miseria e guerre una gara di solidarietà, abbiamo già ricevuto diversi offerte da parte di residenti che si dicono disposti ad ospitare i migranti. Per questo c’è già una piccola lista persone di buon cuore a cui poi come Caritas daremo una mano aiutandole, fornendo di cibo ai migranti, per non far pesare su queste famiglie tutto il costo dell’ospitalità temporanea».
In ogni parrocchia così ci saranno le liste di chi si fa avanti ed apre la casa al prossimo.
«È inutile», spiega Vendramin, «imprecare contro lo Stato o i Comuni perché non riescono a far fronte a questo evento. Lo Stato siamo noi ed è nostro dovere come cittadini e ancor più come cristiani fare il buon gesto. E sarebbe naturale lo facesse per primo chi è benestante».
Le liste delle persone disposte ad ospitare i migranti saranno consegnate agli enti locali. (a.ab.)
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