La carica dei settemila a Jesolo

La “Festa dei Giovani” organizzata dai salesiani ha riempito il Pala Arrex. Il messaggio di don Angel
JESOLO - DINO TOMMASELLA - COLUCCI - SALUTO DEL RETTOR MAGGIORE ALLLA FESTA DEI GIOVANI
JESOLO - DINO TOMMASELLA - COLUCCI - SALUTO DEL RETTOR MAGGIORE ALLLA FESTA DEI GIOVANI

JESOLO. Erano attesi in settemila per la “Festa dei Giovani". Sono arrivati tutti e forse anche di più. Tanto che, complice il bel tempo, nel pomeriggio l’allegra marea umana di ragazzi provenienti da tutto il Triveneto si è riversata in spiaggia. Ospite d’onore don Àngel Artime, decimo successore di don Bosco e quindi figura carismatica e punto di riferimento a livello mondiale di chiunque conosca il pensiero e le opere del santo che dedicò la sua esistenza ai giovani.

Il rettor maggiore dei Salesiani è nato in Spagna nel 1960 e ha ricoperto in passato il ruolo di Superiore dell’Ispettoria dell’Argentina del Sud: periodo in cui ha collaborato con l’allora arcivescovo di Buenos Aires, oggi papa Francesco. Lo slogan della grande festa di ieri era: “Noi due faremo tutto a metà”, profetica promessa di condivisione pronunciata da don Bosco durante il suo primo incontro con Michele Rua, piccolo orfano che un giorno sarebbe diventato il suo primo successore. I cancelli del Pala Arrex hanno aperto i battenti di mattina e subito una folla festante ha riempito la struttura. Il ricco programma prevedeva il coinvolgimento di 300 volontari e 200 artisti in erba dei workshop, ciascuno dei quali supervisionato da artisti professionisti, che hanno messo in scena uno spettacolo teatrale, stand, mostre tematiche, danze e giochi. «Riempite la vostra vita di sogni, non lasciate che se ne impadronisca il vuoto», ha detto don Àngel ai ragazzi, «un gruppo così numeroso di giovani riuniti è segno di grande speranza».

Alle 17 i settemila partecipanti hanno raggiunto le decine di autobus che dovevano riportarli a casa.

Alessia Pavan

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