La carica dei mille amici di Pinault a San Giorgio

Festa fino a tardi con Barbara Berlusconi e Charlotte Casiraghi
Charlotte Casiraghi
Charlotte Casiraghi
 Un
red carpet
da Festival del cinema, sul quale brillava chi c'era e anche chi non c'era, come Naomi Campbell, attesa fino a tarda ora e invece persa in chissà quale altra festa a bordo di chissà quale yacht infilata in chissà quale abito di lustrini. A ricompensare i fotografi, mercoledì sera alla Fondazione Cini, uno stuolo di signore preparatissime, a cominciare da Salma Hayek.
 L'attrice messicana, moglie di Pinault jr, si è materializzata alla festa del suocero come una dea greca color amaranto dalla testa ai piedini, infilati in un paio di sandali dal tacco incalcolabile. Tutto il resto, al suo confronto, era poca cosa anche se ciascuna ci aveva dato dentro con evidente passione. Charlotte Casiraghi con una porzione di pancia scoperta, Franca Sozzani in nero d'ordinanza, Barbara Berlusconi tutta dorata al braccio del gallerista Nicolò Cardi e Margherita Missoni con un piccione finto in mano in onore della città e, supponiamo, dell'ultima fatica dell'impagliatore Maurizio Cattelan.  Così per i milleduecento ospiti della corte di Francois Pinault che la mattina aveva inaugurato a Palazzo Grassi la mostra dal titolo che sembra un film di 007, «Il mondo vi appartiene», e la sera ha riunito gli amici a San Giorgio. Un soft dinner con il tocco dell'architetto di interni Matteo Corvino che ha fatto ricevere gli ospiti da una dozzina di Pierrot sui trampoli e poi li ha disseminati intorno ai tavoli con tovaglie di canapa, sedie d'argento e candele alte mezzo metro. Compatta la truppa dei francesi, inclusi Jacques e Bernadette Chirac, Jack Lang, Frédèric Mitterrand e quella di coloro che non mancano (quasi) mai come Roberto d'Agostino, Bianca Aosta, Marta Marzotto, Renzo Rosso.  Dall'altra parte della laguna, e più precisamente a Fusina, andava invece in scena la festa molto cool di Vuitton e Arzanà Navi (con la regia del Fondaco) che hanno voluto festeggiare degnamente la seconda vita del Padiglione Venezia. Un party «fluido», con gli scafi del cantiere illuminati da Fabrizio Plessi come se fossero sull'acqua, la musica di Spiller e il catering di Celeste. Seicento invitati di cui almeno la metà ha ballato fino a notte fonda.  Molto più tranquilla, invece, la serata di Elton John che ha snobbato tutte le trentacinque feste alle quali era stato inviato e ha cenato con una dozzina da amici da Ivo lasciando il pupetto a casa.  Ieri non è stato da meno. Alla Ca' d'Oro cena di Venetian Heritage per il restauro del Paliotto di Niccolò Roccatagliata grazie allo sponsor Vhernier. Tra gli ospiti, la principessa Christine di Kent, la marchesa Barbara Berlingieri, i Ferragamo, Toto Bergamo e la bella Francesca Leone, l'artista scelta da Morricone per il Padiglione Italia. A Ca' Corner della Regina, invece, cocktail di Miuccia Prada per l'inaugurazione della Fondazione con coda fuori dall'ingresso. In fila anche Afef ed Edwige Fenech. E pensare che doveva essere un cocktail per pochi. (m.pi.)

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