La carica dei 150 per un’occupazione da steward o hostess

Stranieri e candidati dal sud Italia per un posto alla Vueling Tra i requisiti: lingue straniere, niente piercing e tatuaggi

Molti stranieri e, tra gli italiani, qualcuno ha persino sopportato una pesantissima andata e ritorno dalla Puglia pur di giocare le sue carte: ieri mattina, nella hall del Quid Hotel, a Mestre, erano più di centocinquanta gli aspiranti "assistenti di cabina" accorsi per partecipare alle selezioni del personale di Vueling; la compagnia aerea iberica, infatti, giovedì ha organizzato un esclusivo "open day" per andare a caccia di hostess e steward pronti a coprire le tratte europee, sempre più numerose.

Esame d'inglese, test psico-attitudinali e visite mediche, il vettore spagnolo non ha lasciato niente al caso e ha voluto assicurarsi profili professionali perfettamente compatibili con le sue necessità: nessuna pretesa di laurea (bastava il diploma di istruzione superiore), ma tra i requisiti fondamentali figurava una conoscenza fluente della lingua di Cervantes e la totale assenza di tatuaggi e piercing nelle aree del corpo "visibili".

«Ho fatto l'alberghiero, poi l'operatore telefonico» racconta Samir, che già qualche mese fa aveva tentato di lavorare a bordo di un aereo, partecipando ai colloqui per Fly Emirates «Ma purtroppo non sono abbastanza ferrato in inglese e spagnolo». Più combattive, invece, Costanza Cucinotta e Miriam Cortivo, rispettivamente di 26 e 29 anni, arrivate davanti alle responsabili di Vueling forti di un'ottima conoscenza delle lingue straniere.

«Vivo a Padova, ho lavorato nel settore digital marketing del gruppo Coin, ma ho anche fatto un anno di volontariato a Tenerife come insegnante di inglese» racconta proprio Costanza, che ha poi si lascia sfuggire il programma della mattinata «Ci hanno fatto subito i test di inglese e quelli attitudinali, ma poi ci hanno fatto anche sfilare per la stanza, prendendoci altezza e misure». «Io lavoro come commessa in un negozio a Venezia» ha quindi aggiunto Miriam «e parlare con turisti stranieri è la norma: ormai ho dimestichezza con tre lingue».

Parte più da lontano, invece, il tentativo di Piergiorgio Minetti, 24 anni e arrivato in laguna da Macerata. «Ho saputo solo dopo che Vueling aveva predisposto un secondo open day a Napoli, ma non mi dispiace essere venuto fino a qui» dichiara il giovane, consapevole di avere una buona mano da giocare ai colloqui personali «Mi sono laureato a novembre 2015 in Scienze del turismo con una borsa di studio, ma ho fatto anche un Erasmus di dieci mesi in Spagna, aiutando ad organizzare eventi per altri studenti e turisti. Il mio sogno sarebbe quello di lavorare con un tour operator: ho una predisposizione naturale per mappe e cartine geografiche».

Ancora più giovane la trevigiana Barbara Marcolin, 20 anni da compiere e una laurea in corso a Padova, come mediatrice culturale: «Amo viaggiare e già da piccola sognavo di fare la hostess» ribadisce la ragazza «Il mio obiettivo sarebbe quello di visitare tutte le capitali europee. Questo impiego mi permetterebbe di unire l'utile al dilettevole».

Giacomo Costa

Argomenti:lavorovueling

Riproduzione riservata © La Nuova Venezia