La Cacco fuori dal carcere a maggio la richiesta al Gip
CAMPONOGARA. «A maggio chiederò per Manuela Cacco la concessione degli arresti domiciliari al gip del tribunale di Padova». A spiegarlo è Alessandro Menegazzo, il difensore della tabaccaia di Camponogara che è stata coinvolta con i fratelli Freddy e Debora Sorgato nell’omicidio di Isabella Noventa, la segretaria di Noventa Padovana fidanzata di Freddy.
«Ieri», spiega l’avvocato Menegazzo, «ho incontrato Manuela in carcere alla Giudecca e mi ha spiegato che questa settimana vedrà i figli con i quali sta cercando di sistemare le incombenze legate soprattutto alla trasmissione della licenza di tabaccaia che è stata sospesa dai Monopoli di Stato dopo l’arresto. È stato incaricato uno studio di commercialista per sbrigare tutte le incombenze burocratiche collegate. Si tratta di un passaggio importante».
L’avvocato è convinto che Manuela abbia detto la verità e che per lei l’accusa che si andrebbe profilando è quella di favoreggiamento e non di complicità in omicidio.
Manuela infatti inscenò la camminata in centro a Padova, secondo la sua versione su suggerimento dai fratelli Sorgato. La linea di difesa fin qui portata avanti da Manuela Cacco ha permesso alla donna di ottenere diversi benefici rispetto a Freddy e Debora.
Manuela infatti può chiamare i familiari al telefono ogni giorno: la mamma, il papà, i figli e l’ex marito “Smeraldo” Marigo. È stata trasferita dal carcere femminile di Verona, dove si trova ancora Debora Sorgato, a quello di Venezia e riceve spesso visite dei parenti, soprattutto la madre e i figli. Da poco, infatti, Manuela Cacco è diventata nonna del bimbo dal figlio, mentre a breve nascerà anche il piccolo della figlia.
«Stiamo aspettando che si concluda questa fase delle indagini», spiega Menegazzo, «per depositare la richiesta di arresti domiciliari per Manuela. Si tratta di una decisione che ovviamente spetta al giudice, ma che ritengo possa essere concessa a Manuela visto il comportamento collaborativo che ha tenuto finora con la giustizia». La vicenda del delitto di Isabella Noventa resta sempre un mistero. Ancora non è stato ritrovato il corpo della donna che Freddy ha confessato di aver ucciso in un gioco erotico. L’uomo ha detto di averla gettata nel Brenta. Le ricerche del corpo della segretaria di Padova sono costate la vita a un sommozzatore di La Spezia.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia