La Bocconi sfida Ca’ Foscari

Blitz in laguna dell’ateneo milanese per strappare laureati in Economia

La Bocconi viene a fare concorrenza in casa a Ca’ Foscari, per “strapparle” i suoi laureandi o laureati in Economia e dirottarli verso la prestigiosa università privata milanese. Oggi, infatti, dalle 12, all’hotel Principe, im Lista di Spagna, personale del servizio orientamento dell’ateneo meneghino e studenti già iscritti alla Bocconi illustreranno i 10 corsi di laurea magistrale in Economia, di cui 7 in lingua inglese, propositi per il prossimo anno accademico agli studenti cafoscarini che deciderammo di trasferirsi.

«Le presenze da Venezia e dal Veneto tra i nostri iscritti sono in costante aumento - spiegano i funzionari della Bocconi pronti a calare in laguna per il “tour” di orientamento - e attualmente sono 113 gli studenti provenienti da Venezia e 778 dal Veneto che hanno superato le selezioni per i nostri corsi a numero chiuso. Per questo abbiamo cominciato a venire sul posto per contattarli e domani saremo anche a Padova».

Da parte di Ca’ Foscari, nessun commento ufficiale, anche se è evidente che l’incursione in laguna della Bocconi per attirare gli iscritti all’ateneo veneziano non fa piacere. D’altra parte, essendo la Bocconi un ateneo privato, può permettersi queste forme di marketing universitario in trasferta che invece un’università pubblica come Ca’ Foscari non può consentirsi.

Proprio la Facoltà di Economia è uno dei cardini dell’università veneziana, quella che raccoglie il maggior numero di iscritti Foscari resta con i corsi di Economia aziendale-Economics and Management, Commercio Estero e Economia e Commercio che registrano nel 2011 una crescita del 12 per cento passando da 1312 a 1471 matricole, con una forte crescita soprattutto per i corsi a Treviso (più che raddoppiate le nuove iscrizioni).

Ca’ Foscari, dunque, tiene botta sul piano dei numeri, ma la Bocconi prova a sfilargli i suoi migliori laureati di primo livello per portarli a Milano per le lauree magistrali. Una concorrenza fastidiosa per l’ateneo guidato dal rettore Carlo Carraro, ma purtroppo inevitabile. (e.t.)

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