La baruffa sugli alimenti scatena l’indagine per truffa alla Cisl

L’ex marito si era rifiutato di pagare gli alimenti all’ex moglie sostenendo che guadagnava molto più di quello che dichiarava grazie a note spese gonfiate

MESTRE. Una baruffa tra ex coniugi sulla somma degli alimenti da pagare in vista della separazione ha portato a un’indagine dei carabinieri su alcuni presunti rimborsi viaggio gonfiati alla Cisl. L’indagine coordinata dal sostituto procuratore Giorgio Gava, ha già visto una prima perquisizione nella sede Cisl di via Ca’ Marcello con i sigilli apposti a un ufficio. Gli indagati sono un uomo e una donna che vi lavorano, ma è dall’attività di lei che prende spunto l’attività dei carabinieri.

La segnalazione è stata fatta dall’ex marito da cui la donna si sta separando. L’uomo ha infatti sostenuto che la moglie prende più di lui grazie a una serie di rimborsi sui viaggi con note spese molto più alte del reale e che garantivano alla donna un reddito superiore a quello dell’ex marito, che si sentiva dunque non in obbligo di passarle alimenti.

Da qui l’indagine con i due indagati e il sequestro, contro cui i loro legali hanno già presentato ricorso, che sarà discusso il 7 giugno.

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