La 24 ore sul tapis roulant per sostenere Aurora
CAZZAGO. Correre è un verbo semplice, più di quanto si creda. Uno dei primi che impariamo. È difficile spiegare a qualcuno la gioia del dopo corsa, quello stato d’animo tra realtà ed euforia in cui ogni muscolo del corpo torna ad essere in equilibrio armonico. Correre per una giusta causa lo è ancora di più.
Ieri mattina alle 12, sotto i porticati della nuova piazza di Cazzago, si sono alzati i veli sulla manifestazione benefica” La 24 ore su tapis roulant e spinning”, un insolita e curiosa iniziativa, promossa dal negozio “Un sesto Acca”, con la collaborazione della palestra Active di Fiesso D’Artico. Iniziativa che continuerà fino alle 12 di oggi nella sede nel negozio sportivo, in via Monviso a Cazzago: la quota è di sei euro.Non ci sono limiti di percorrenza né limiti di passo. Si correrà notte e giorno una staffetta di mezz’ora a persona organizzata su più tapis roulant e spinbike, con lo scopo di raccogliere fondi in modo del tutto trasparente per la solidarietà e a favore della piccola Aurora Masato, la bambina di quattro anni rimasta in sedia a rotelle a seguito di uno spaventoso incidente stradale sulla Romea, e sensibilizzare l’opinione pubblica sul peso sociale di questa manifestazione. Alberto, Luca e Franco di “Un Sesto Acca” organizzano da tre anni questo evento benefico a sostegno anche dell’associazione di promozione sociale “Oltre il Muro” nata da un’idea di Pietro Martire che, coinvolgendo un gruppo di amici che lo hanno affiancato nei primi momenti della propria disabilità, si propone di ottenere vari obiettivi nel sociale, diventando un importante punto di riferimento in Veneto per tutti i ragazzi disabili che vogliono avvicinarsi al mondo dello sport, rendendo possibile eseguire senza nessuna barriera una visita medica specialistica. A sostenere questa nobile causa c’erano i sindaci del Comune di Dolo, Cecilia Canova e il sindaco di Pianiga, Massimo Calzavara, che ha tagliato il nastro del via alla manifestazione. L’iniziativa è stata tenuta a battesimo dai primi due testimonial: la velocista Manuela Levorato e Fabì Dià.
Hanno aderito molti altri atleti del mondo dello sport, come l’ultramaratoneta Paolo Venturini, Giovanna Volpato, Giovanna Ricotta, Giovanna Pizzato, Giorgio Centofante, Michele Stellon, Pietro Bernardoni e Bobbato.
«Abbiamo deciso» spiega Manuela Levorato, «di aiutare questa bambina sfortunata destinando tutto il ricavato alla famiglia di Aurora. Siamo entusiasti di poter aiutare Aurora ad avere una possibilità importante di riscatto con delle cure appropriate negli Stati Uniti a Baltimora. Solo con un viaggio e le cure in una clinica specializzata Aurora ha la speranza di non passare il resto della propria vita su una carrozzina». La partenza è fissata per la fine di gennaio 2014. Il grido disperato della mamma di Aurora Tania Maritan, è la richiesta di un aiuto economico importante alle istituzioni locali. Il viaggio negli Stati Uniti non è coperto dal nostro sistema sanitario nazionale e attualmente le assicurazioni, non hanno ancora provveduto ad anticiparmi le spese necessarie».
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