Kevin Maicol e i nomi originali. Ecco le scelte dei genitori all’anagrafe di Venezia

La curiosità
Tornare sui propri passi, si sa, è un tratto comune a tutti. Vale anche per i nomi di battesimo, compresi quelli più originali. Quelli più esotici, difficili da sentire in giro. Ai quali, magari, si può aggiungere un ulteriore tocco di fantasia.
Un esempio? Prendiamo Kevin. È un nome diffuso, sì. Ma soprattutto in Inghliterra, Germania, Francia, Irlanda. Più raro sentirlo in Italia. E che dire allora di Maicol (scritto testualmente)? Libera interpretazione di Michele, certo. A cui va aggiunto un tocco di pronuncia anglosassone, trascritto in dizione italiana. Più unico che raro. Ecco allora che se due rarità si uniscono, il mix di fantasia e originalità tocca livelli altissimi. Ed è quanto successo nei giorni scorsi. Una coppia trevigiana, infatti, ha ricevuto l’autorizzazione dalla Prefettura a pubblicare nell’albo pretorio di Venezia il cambio di nome del figlio (nato in laguna). A “Kevin”, è stato infatti aggiunto “Maicol”. Il nome completo scelto dalla giovane coppia, dunque, è Kevin Maicol.
Una scelta curiosa, ma che tutto sommato corre al passo coi tempi. Maicol, infatti, nelle classifiche dei nomi più scelti in Italia rientra tra i primi 300. Guardando al Comune di Venezia, in realtà, i nomi più diffusi parlano tutti italiani. Andrea è il pigliatutto. Ci sono 3.463 residenti con questo nome (che fuori dall’Italia, va detto, è utilizzato anche per le donne). Segue la classicissima Maria con 3.267 residenti. E poi c’è Marco, in onore del patrono. In città ne vivono 3.225. Seguono gli Alessandro (2.726); i Francesco (2.463) e i Roberto (2.440). Già osservando tra nomi composti, mezzi italiani e del tutto stranieri, si fa davvero il giro del mondo. Si va da Josette Stella Danielle e AGM Shashidullah fino alla Z di Zybe e Zyrmyt e Ezabella. Il nome Elisabetta (ce ne sono un migliaio di residenti con un chiaro richiamo alla regalità) si compone in tante forme diverse fino all’unica Ziqi Elisabetta. E poi quelli stranieri. Le Ecaterina sono un centinaio; 95 gli Alexandru; 62 i Mohamed. Nelle classifiche dei nomi dei nuovi nati, dal 2014 ad oggi, il più gettonato è Leonardo, in omaggio al genio di Da Vinci. Leonardo e Sofia erano i nomi più diffusi tra i nuovi nati del 2014; nel 2015 sempre Leonardo in testa, assieme ad Aurora. Nel 2016, ancora il primato di Leonardo in coppia con Sofia.
Ma oltre alla registrazione del nome di battesimo, all’anagrafe comunale ci si può rivolgere anche per un’aggiunta, come nel caso del piccolo Kevin Maicol. Il primo passo da fare, per chi volesse personalizzare o tornare sui suoi passi, è rivolgersi alla Prefettura di competenza. I documenti da presentare dovranno essere firmati di fronte al dipendente responsabile della ricezione delle istanze. Il tutto per un costo di 16 euro. In alternativa, si può inviare la richiesta via posta.
Se l’istanza e le motivazioni per cambiare nome all’anagrafe vengono accettate, con decreto del Prefetto verrà autorizzata la pubblicazione per 30 giorni di un riassunto della domanda nell’albo pretorio del comune di residenza e di quello di nascita. Lo scopo? Rendere nota al pubblico l’intenzione dei genitori. Già perché entro quei giorni chiunque può opporsi alla scelta. Una volta trascorsi, sarà il momento di procedere con la tappa successiva della procedura richiesta per il cambio del nome. Se la procedura è corretta, verrà emanato un decreto del Ministero degli Interni, notificato al diretto interessato. Secondo le regole previste, è invece esente da bollo di 16 euro chiunque voglia cambiare il proprio nome o cognome perché «ridicolo, vergognoso». E anche qui, i casi si sprecano e basta dare libero spazio alla fantasia per averne qualche assaggio. —
Eugenio Pendolini
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