Julian è annegato davanti all’amico
È annegato davanti agli occhi del suo piccolo amico. Julian Hoxa, 15 anni, ragazzo di nazionalità albanese residente in via Ca’ Boldù 66 a San Donà, è stato trovato dai vigili del fuoco di San Donà giovedì sera alle 20, circa nove ore dopo che era piombato nelle acque del canale Navigabile, lungo l’omonima via nella zona ex Silos. Era uscito a metà mattina a fare un giro in bicicletta con un amico, connazionale di 10 anni, e si erano diretti verso quella zona della città molto amata da ciclisti, appassionati di jogging e passeggiate alla aria aperta.
Ma a quell’ora, giovedì verso le 11, il caso ha voluto che non passasse nessuno. Hanno lasciato le bici lungo il pendio e sono scesi verso la riva del canale gonfio d'acqua, in prossimità del manufatto in cemento fatiscente che fu del consorzio. Secondo la ricostruzione dei carabinieri di San Donà, che hanno sentito il piccolo amico, Julian avrebbe perso l’equilibrio ed è scivolato nel canale davanti all’altro bambino che non ha potuto fare nulla. È rimasto impietrito mentre vedeva Julian affogare, inghiottito quasi subito dalle acque del canalone, non certo un nuotatore esperto come del resto anche il bambino. In quel momento non passava nessuno e il piccolo non aveva il telefonino. Colto dal panico e la paura, ha preso la bicicletta ed è tornato verso casa sconvolto.
Quando è arrivato, ancora sotto shock, pare non abbia detto tutto subito. Lo ha fatto nel primo pomeriggio. I genitori, allora, si sono messi alla ricerca della famiglia di Julian, ma non si conoscevano perché i due ragazzini si frequentavano da poco e solo di tanto in tanto, quando si trovavano al parco giochi assieme ad altri coetanei del posto. Dopo un giro di telefonate tra gli amici, hanno chiamato i carabinieri che hanno iniziato le ricerche. Nel frattempo, la mamma di Julian, tornata a casa dal lavoro, ha visto che il figlio non c’era. Erano circa le 17.
Ha iniziato una disperata ricerca assieme al marito, che ha girato dappertutto, anche vicino al canale, immaginando che potesse essere passato di là, ma non ha visto nulla. Si è rivolto ai carabinieri, che già avevano informato i vigili del fuoco e, assieme all'amico che, nel frattempo, aveva raccontato tutto indicando il punto esatto, erano sul posto. Quando i pompieri sono arrivati, grazie alla loro esperienza, hanno illuminato lo specchio d'acqua e intravisto Julian Hoxa sott’acqua, incastrato sotto il vecchio manufatto in cemento. Ormai non c’era più nulla da fare. Sono arrivati anche i suoi genitori e altri familiari e amici quando è stato trascinato a riva.
Una storia tragica. Il piccolo amico di Julian, che non sa nuotare, non sarebbe mai riuscito a salvarlo e con tutta probabilità sarebbe morto anche lui se si fosse tuffato magari d’istinto. Il fato ha voluto che non arrivasse nessuno in quel momento e che lui sia stato colto dal terrore e il panico che poi hanno impedito un soccorso immediato, dopo pochi minuti, massimo cinque o sei, che avrebbe forse potuto strappare l’amico alla morte.
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