Jesolo vuole il “Palais Lumière”
JESOLO. Rifiutata a Venezia, la torre super lusso di Pierre Cardin potrebbe sorgere a Jesolo. Il celebre e discusso Palais Lumière, bocciato dall’Enac, ente nazionale aviazione civile, che ci mise una pietra sopra per l’eccessiva altezza, potrebbe adesso trovare casa sul litorale che con le torri ha una certa dimestichezza, anche se i risultati sono stati piuttosto deludenti, almeno finora. 250 metri di altezza, 65 piani di architettura futuristica e di grande impatto per una Jesolo alla ricerca continua di nuovi elementi urbanistici e architettonici per rilanciarsi nel panorama turistico internazionale.
Ospiterebbe una moltitudine di appartamenti, negozi, uffici, e chi più ne ha più ne metta. E sarebbe un monumento del lusso senza pari. Si parla di un miliardo di euro di investimenti, fondi arabi e quant’altro. Il comparto sarebbe il numero 1, a ridosso della zona ospedale. Sembra che il sindaco Valerio Zoggia, con l’assessore all’urbanistica Otello Bergamo e quello all’edilizia privata Luigi Rizzo abbiano già avuto degli incontri segreti e contatti importanti.
Il sindaco, Valerio Zoggia, però nega tutto e dice che non c’è nulla di confermato. I ben informati, però, sostengono che gli incontri sarebbero già a un livello piuttosto avanzato anche se nessuno li vuole rendere noti al grande pubblico.
«Magari fosse vero», dice Luigi Serafin, della lista civica che sostiene il sindaco, «sarebbe una grande opportunità per Jesolo e per il turismo». Ma dall’opposizione arrivano già i primi strali contro il sindaco e la sua maggioranza: «Forse il sindaco e la giunta non hanno ben chiaro l’andamento immobiliare sul litorale», dice Daniele Bison, «e le difficoltà che stanno attraversando le torri già realizzate a Jesolo con tanto clamore, dove vendere un appartamento è diventata un’impresa quasi impossibile». (g.ca.)
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