Jesolo unita sul piano casa per fermare la Regione

Votato all’unanimità l’ordine del giorno sul cambio di destinazione d’uso «L’ultima parola deve spettare al Comune non come previsto a Venezia»

JESOLO. Ordine del giorno sul piano casa, voto unanime, ma tante polemiche in Consiglio comunale. Il provvedimento è stato presentato dall’assessore all’ urbanistica, Otello Bergamo. «Nell’interesse della città», dice Bergamo, «tutta l’amministrazione si è compattata per ovviare al problema del cambio di destinazione d’uso degli alberghi, ma anche dare la possibilità al Comune di adeguare il piano alle proprie esigenze del territorio. Insieme al sindaco Zoggia ho incontrato a più riprese l’assessore regionale all’urbanistica e gli uffici per risolvere questo problema e siamo fiduciosi. Un plauso anche alle opposizioni che hanno messo da parte le speculazioni politiche e dimostrato maturità. Continueremo a pressare comunque la Regione».

Il problema sorge nel momento in cui il Comune non ha più la possibilità d’intervenire sulla richiesta di cambio di destinazione d’uso sulla quale si pronuncia la Regione. «Bene il voto unanime», commenta il consigliere comunale Daniele Bison, «e bene il fatto che si cerchi di far valere la voce del Comune, ma c’è una contraddizione di fondo. Io sono l'unico a non aver mai votato un cambio di destinazione d’uso. Ce ne sono stati, con questa amministrazione, già diversi. E allora non si può predicare bene e razzolare male. Il Comune deve assumersi le sue responsabilità anche quando è lui a decidere e non ribellarsi ora perché la decisione sarà presa solo a un livello più alto».

Dall’opposizione, critiche anche da Jesolo Bene Comune e lista Martin. «Sono già cinque gli alberghi che hanno richiesto il permesso», replicano, «per trasformarsi in appartamenti a causa del nuova Piano Casa della Regione. Grazie all’interrogazione di Jesolo Bene Comune e di Lista Martin, che per primi hanno sollevato oltre un mese fa la questione, abbiamo appreso questo significativo e preoccupante dato. Abbiamo poi votato, durante il Consiglio, la delibera che impegna il sindaco ad andare in Regione a richiedere la modifica della legge regionale, in particolare di quella norma assurda e illegittima che esautora i Comuni da ogni potere di pianificazione del territorio, permettendo tra l’altro senza distinzione la conversione degli alberghi in seconde case. Una previsione folle e inconcepibile che rischia di stravolgere e distruggere l’economia jesolana che si basa sulla ricettività alberghiera. Un appunto finale. Avremmo preferito un percorso diverso per giungere a questa delibera, ovvero il passaggio in conferenza capigruppo per una condivisione politica, in modo da poter arrivare a un forte documento unanime».

Giovanni Cagnassi

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