Jesolo, tuffo dal pontile in barba al divieto. Pericolo in agguato
La foto sta facendo il giro del web. Ogni estate si registrano incidenti a causa del fondale troppo basso. L'Usl 4 aveva chiesto la chiusura delle dighette. Il Comune le terrà aperte con una nuova campagna informativa
JESOLO. Tuffi dai pontili in barba ai divieti indicati sulle dighe in legno a Jesolo. La foto scattata da Daniele Bison è diventata virale in rete e ha scatenato l'ennesimo dibattito sul pericolo di questi tuffi e la necessità di informare soprattutto agli ospiti stranieri.
Il fondale a lato dei pontili in realtà è molto basso e gli incidenti, spesso gravissimi con ragazzi ripmasti paralizzati, sono stati frequenti.
Intanto, dopo la foto pubblicata sulla "Nuova" è partita una nuova massiccia campagna di sensibilizzazione.
Con la stagione di fatto iniziata in questi giorni con le prime festività per i turisti di lingua tedesca, il Consorzio di Imprese Turistiche JesoloVenice, cui fanno parte anche tutte le realtà che gestiscono l’arenile (a cominciare da Jesolo Turismo Spa e Federconsorzi), ha deciso di avviare una campagna di sensibilizzazione rivolta ai turisti, ma non solo naturalmente, per evitare che si ripetano drammi dovuti ai tuffi dai pontili.
Tuffi vietati, appunto, per il fondale troppo basso contro cui vanno a toccare le persone che si tuffano, mettendo a rischio la spina dorsale e quindi andando incontro al pericolo di restare paralizzati.
Il Consorzio JesoloVenice ha messo a disposizione tutti gli strumenti di comunicazione di cui dispone oggi la città e che permetteranno di raggiungere capillarmente praticamente tutta la “popolazione” turistica.
Messaggi, tradotti in lingua, saranno dunque divulgati lungo l’arenile attraverso la filodiffusione; quindi attraverso la Jesolo Daily News, il quotidiano che arriva ad ogni turista degli alberghi (che hanno aderito al servizio), Radio Jesolo Web, il profilo Facebook Jesolo.it e il portale della città Jesolo.it.
«Fin da subito mettiamo a disposizione la nostra struttura per dare questo tipo di informazione – ha spiegato il presidente di JesoloVenice, Luigi Pasqualinotto – lanciando un messaggio che spieghi la bellezza dei pontili, come caratteristica di Jesolo, ma anche il rischio che si può correre se ci si tuffa. La sicurezza dei nostri ospiti è tra i nostri obiettivi prioritari».
Il Comune metterà a disposizione il profilo Facebook ufficiale di Città di Jesolo per rafforzare questa campagna di sensibilizzazione, come faranno anche le associazioni di categoria con i rispettivi canali.
Ma quello che si chiedono molti è se questi cartelli basteranno: il cartello di divieto era ben presente al momento dell'ennesimo tuffo.
Non solo: l'estate scorsa, a fronte dell'alto numero di incidenti per i tuffi proprio dai pontili, l'Usl 4 aveva chiesto a Comune e Consorzi arenili di chiudere definitivamente i pontili giudicati troppo pericolosi dai medici del reparto di pronto soccorso e ortopedia che si vedono arrivare ragazzi feriti che rischiano la paralisi.
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