Jesolo stop alla spiaggia naturistaLa Lega litiga con il suo sindaco

Il capogruppo del Carroccio insorge alla vigilia della presentazione dell'iniziativa sostenuta invece dal sindaco dello stesso partito. "Questa spiaggia non ci va proprio giù, è una questione di sicurezza e di decenza"
Il tratto di spiaggia della Laguna del Mort riservato ai naturisti
Il tratto di spiaggia della Laguna del Mort riservato ai naturisti
JESOLO. «Quella spiaggia non s'ha da fare». O non si doveva fare, ormai che siamo arrivati alla presentazione ufficiale prevista questa mattina in Comune. La Lega Nord, partito del sindaco, pone ora un veto sulla spiaggia naturista alla Laguna del Mort, fenomeno dell'estate 2011. Tanto da ricevere gli applausi dei naturisti del lido di Dante, cacciati dalla giunta di Ravenna, i consensi della adiacente Cavallino, che ne vorrebbe una tutta sua, e adesso l'ammirazione di alcune spiagge campane, anche queste in contatto con Jesolo per imitarne l'iniziativa.


Ne hanno parlato giornali e televisioni, per la gioia del sindaco Francesco Calzavara, del delfino Alberto Carli e poi di Alessandro Perazzolo, del Movimento per l'Italia Pdl che ha sdoganato la spiaggia assieme all'associazione naturisti altoatesini di Treviso, Anaa, di Daniele Bertapelle. Ma a rovinare la festa ci pensa adesso la Lega. «Non ci va proprio giù questa spiaggia - sbotta il capogruppo del Carroccio in Consiglio, Luigi Serafin - e riteniamo che sia stato troppo facile concedere queste autorizzazioni e contributi vari. Io non capisco perché non posso andare a farmi un giro con i miei figli in una spiaggia formalmente libera, senza dovermi imbattere in una persona adulta nuda che adesso può anche dirmi che è in regola. E poi come faremo durante la settimana se il bagnino che controlla è solo il sabato e domenica? Negli altri giorni si potrà fare ciò che si vuole? Bisognava pensarci prima a queste eccezioni, anche se fondamentalmente ne faccio una questione di sicurezza e decenza visto che quelle zone sono sempre state frequentate da coppie dai dubbi atteggiamenti. Non crediamo che sia opportuno per un Comune avallare e incoraggiare questa nudità comunque ostentata».

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