Jesolo, spiaggia per naturisti ma solo nei weekend
Accordo tra l’associazione Anaa e il Comune: previsti bagnino e servizi igienici alla Laguna del Mort
Due naturisti sulla spiaggia della Laguna del Mort
JESOLO. Nudi, ma solo nel weekend. La prima spiaggia naturista potrebbe vedere la luce già nella stagione estiva 2011. L'associazione naturisti altoatesini, sezione di Treviso, Anaa, ha avuto un lungo colloquio con il sindaco Francesco Calzavara e Alessandro Perazzolo, che ha seguito la questione per il Movimento per l'Italia-Pdl di Jesolo. Il presidente dei naturisti, e non nudisti, che è argomento ben diverso, Daniele Bertapelle è fiducioso. Il naturismo è una pratica e una filosofia di vita che significa prima di tutto rispetto per la natura e la vita, quindi, nel caso della spiaggia, prendere il sole senza costume per un rapporto diverso con la sabbia, con l'aria ed il sole.
La soluzione individuata dal sindaco e da Perazzolo è di concedere alla Laguna del Mort, nel territorio di Jesolo, ma dal punto di vista morfologico in quello di Eraclea, un tratto di spiaggia. Nel fine settimana sarà installato un bagno chimico e messo a disposizione un assistente ai bagnanti della Jesolo Turismo, superando così l'ostacolo burocratico posto dalla capitaneria di porto che su una spiaggia in concessione deve prevedere servizi igienici e salvataggio. «Siamo molto vicini alla svolta - ha detto Perazzolo dopo aver discusso con il sindaco ed i naturisti - e rispettando le normative credo sarà possibile molto presto avere il nostro primo tratto di spiaggia naturista ufficiale sulla costa veneziana». Sarà una spiaggia in concessione, con tutti i servizi, dove i soci dell'associazione garantiranno il decoro e in una certa misura la sicurezza.
In questi casi, chi pratica il naturismo, esclude automaticamente esibizionisti, appassionati di scambi di coppie e sesso da consumare sulla spiaggia, ovvero pratiche che sono sempre state abbastanza diffuse e in parte tollerate. Quasi sempre, a essere sanzionati in passato sono stati ignari turisti che credevano di poter prendere il sole nudi. Ma in questi casi la legge è dalla loro parte e prevede la possibilità di un ricorso se il naturismo è praticato in zone isolate dov'è consuetudine.
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