Jesolo, preso l'aggressore che ha picchiato Daniele
E' un uomo di 35 anni di Cavallino l'autore del selvaggio pestaggio in discoteca che aveva costretto i medici a operare due volte il ragazzo di 24 anni in coma farmacologico. Blitz della polizia e denuncia. La discoteca sarà chiusa per 15 giorni dal questore: non ha sedato la rissa né avvertito la polizia
JESOLO. Identificato l’aggressore di Daniele Bariletti, il ragazzo di 24 anni di Pianiga aggredito e ridotto in coma durante una serata con amici alla discoteca “Vanilla Club” di Jesolo.
Ha 35 anni ed è del Cavallino. L'uomo è conosciuto in paese come un esperto di arti marziali e potrebbe aver preso parte a una rissa anche l'anno scorso, anche se non ha precedenti a suo carico e, da parte sua, nega ogni addebito. La polizia però ha i video delle telecamere esterne e alcune testimonianze.
Daniele era arrivato nel locale assieme alla sua fidanzata, Magda, e a un gruppo di amici: avevano prenotato una saletta riservata della discoteca con tavolino per festeggiare il Ferragosto a Jesolo la notte tra il 14 e il 15.
Poi, verso le 3.30 un ragazzo alto, di circa 30 anni è entrato e ha gettato una bibita contro la fidanzata di Daniele. Non appena quest’ultimo si è alzato lo sconosciuto non gli ha dato nemmeno il tempo di parlare ma ha cominciato a picchiarlo selvaggiamente, “per uccidere” secondo la testimonianza degli amici.
Amici che hanno faticato per avere soccorsi: mentre Daniele veniva picchiato a sangue la sicurezza non sarebbe intervenuta. Non solo: gli amici hanno riferito di aver dovuto chiamare da soli l'ambulanza per fare ricoverare Daniele rimasto incosciente a terra in un lago di sangue. Secondo la Questura, poi, il locale non avrebbe nemmeno avvertito la polizia di quanto stava succedendo.
Daniele ha perso conoscenza ed è stato operato due volte restando 6 ore sotto i ferri per ricostruirgli parte del cranio e per ridurre un ematoma al cervello.
I genitori sono stati al suo capezzale tutta la notte e solo dopo il risveglio pilotato da parte degli anestesisti, sono stati sicuri di non perdere il figlio e lo hanno abbracciato.
La polizia ha visionato i filmati e ricostruito l’identità dell’aggressore, che ora è stato denunciato. Nei guai anche la discoteca: il questore ha infatti ordinato la chiusura per 15 giorni del locale. Tra le motivazioni il fatto di non aver sedato la rissa e di non aver avvertito la polizia.
Da notare che la situazione a Jesolo negli ultimi giorni sembra essere sfuggita a ogni analisi razionale. Lo stesso gestore del Vanilla Club, Luciano Pareschi, che è titolare anche del parco Aquatico Aqualandia, è rimasto vittima di una violenta aggressione durante una furibonda rissa tra due famiglie all'interno del parco, ed è finito all'ospedale.
Nel tentativo di circoscrivere la lite in modo che non venissero coinvolti altri clienti, tra cui molti bambini, Pareschi era intervenuto assieme agli addetti alla sicurezza e ai bagnini. Ma un colpo improvviso lo ha fatto sbilanciare e l'imprenditore è finito contro il manico di una sdraio.
Pareschi ha subìto una profonda ferita ed è stato portato d'urgenza all'ospedale dove i medici gli hanno riscontrato la perforazione di un polmone che è collassato.
Infine anche quattro agenti della polizia locale sono dovuti ricorrere alle cure dei medici dopo essere stati picchiati da un energumeno: erano intervenuti in prossimità della spiaggia per fermare un uomo che stava alzando le mani sulla moglie davanti al figlioletto terrorizzato.
Quando i vigili hanno tentato di farlo ragionare, però, l'uomo, un 40enne di Rovigo esperto anche lui in arti marziali, li ha aggrediti all'improvviso.
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