«Jesolo poco valorizzata in tivù» Zoggia polemico con Miss Italia

Il sindaco traccia un bilancio in chiaroscuro della manifestazione, tiepida la risposta della città Albergatori soddisfatti: «Quasi ottomila presenze e il prossimo anno in settembre andrà meglio»
Di Giovanni Cagnassi

JESOLO. La città in secondo piano e troppo relegata nella prima serata Tv su La7. Miss Italia si dimentica di Jesolo che compare solo in piccoli spot, “pillole” di qualche secondo durante la diretta. Il sindaco, Valerio Zoggia, ha potuto rivolgere i consueti saluti e ringraziamenti durante la trasmissione, ma non è certo molto per la “nuova casa delle miss”, che ha scommesso sull'evento in un momento delicato in cui la manifestazione della Miren era alla ricerca disperata di una sede.

La polemica di Zoggia. Nel corso della conferenza stampa finale, il sindaco ha preso la parola dopo le congratulazioni di rito alla nuova Miss Italia, Giulia Arena: «Il risultato complessivo è stato positivo, ma devo dire che nella serata finale avrei voluto vedere più Jesolo in tivù. Pillole di 4 o 5 secondi non sono certo molto e mi aspettavo maggiore visibilità. Nei prossimi tre anni speriamo di crescere anche per questo aspetto». La risposta dei vertici de La7, dall'amministratore delegato, Marco Ghigliani, e il direttore Paolo Ruffini, ma anche la stessa Patrizia Mirigliani per la Miren, è stata che realizzare in un mese l'evento non è stato facile in questa "Miss Italia 0", dalla quale adesso si può ripartire di slancio iniziando già da oggi a lavorare per la prossima edizione che potrà contemplare più serate, magari una finale meno lunga e lenta nel ritmo.

La risposta della città. Piuttosto tiepida. Sia Jesolo sia la vicina San Donà, che hanno poi popolato la platea grazie all'ingresso gratuito, ma non certo in massa, hanno risposto senza grande partecipazione, quasi con incredulità. Domenica, ancora tanti non sapevano che Miss Italia si eleggeva a Jesolo e in diretta su La7, e non sulla Rai. La platea non si è completamente riempita, mentre tanti spettatori hanno lasciato prima del termine il Pala Arrex, dopo tre ore di trasmissione seduti in un caldo torrido. A Jesolo, a parte le scenografie del palazzo di piazza Brescia, non si è vista un’atmosfera così intensa di partecipazione, complice forse la bassa stagione. Pochi i turisti arrivati per l'evento, certo non lo stesso trasporto dei tempi dell’operazione Del Piero quando la città era stata parte integrante del ritiro del campione.

Pernottamenti. Secondo l'Aja sono tra i 7.500 e gli 8 mila su nove strutture alberghiere per le sole miss e organizzazione, più tutti gli alberghi aperti, circa un'altra ventina. «Questi sono i dati che abbiamo al momento», spiega il presidente dell'Aja, Massimiliano Schiavon, «in un periodo di bassa stagione sono comunque presenze importanti e gli albergatori hanno fatto la loro parte con tariffe più basse possibile. Riteniamo che dal prossimo anno, in settembre, le potenzialità saranno ancora maggiori». Della stessa opinione, il presidente della Confcommercio, Angelo Faloppa: «Questo è un periodo tradizionalmente difficile per Jesolo, a settembre le cose miglioreranno molto e siamo fiduciosi, per cui, complessivamente, il risultato è stato positivo per la nostra città e si sono viste persone e turisti nei locali, bar e ristoranti».

L'ex sindaco delle miss. Seduto in platea, anche quello che fu "il sindaco delle Miss," Francesco Calzavara. Lui aveva portato le prefinali e quattro edizioni di Miss Italia nel Mondo nei precedenti mandati, con Zoggia suo vice all'epoca molto scettico per i costi. «Direi che questa è l'edizione dell'emergenza e della sopravvivenza», commenta a caldo, «e quindi è prematuro esprimere giudizi. Resta il fatto che bisogna avere coraggio e credere nelle scelte. Non possiamo vantarci di aver speso poco, perché rischiamo di avere anche poco. Miss Italia è un grande evento che ha ancora potenzialità importanti, ma è chiaro che il Comune e gli altri enti ci devono credere fino in fondo e investire molto per avere un ritorno adeguato d’immagine ed economica».

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