Jesolo Patrimonio chiede il parere alla Corte dei Conti
JESOLO. Bando discriminatorio, la Jesolo Patrimonio chiede un parere formale alla Corte dei Conti. Dopo la denuncia di Sel, e la segnalazione dell'osservatorio contro le discriminazioni razziali, Unar, a Venezia, il Comune è più che mai in subbuglio.
Il Sel ha evidenziato non solo la discriminazione in un bando della Jesolo Patrimonio, società partecipata del Comune, per l'assunzione di un operaio generico. È andato a vedere anche un bando per la fornitura di protesi agli anziani che avrebbe evidenziato altri spunti per la discriminazione. Nei bandi sarebbe limitata la partecipazione a cittadini italiani o comunque della Ue. Per questo, Salvatore Esposito del Sel ha parlato di "bandi discriminatori sistematici", accendendo la polemica sulla condotta dell'amministrazione comunale di Jesolo e ricordando il caso di Nazzareno Fuser e dei buoni casi negati alla moglie moldava Nicora Snejana.
Il presidente di Jesolo Patrimonio, Giuseppe Borin, non si scompone e rifiuta ogni polemica. «Le denunce di Sel non ci fanno paura», spiega Borin, «noi abbiamo sempre agito nel rispetto delle leggi e senza alcun intento discriminatorio. Figuriamoci: non ci abbiamo mai minimante pensato. Abbiamo applicato semplicemente le norme forniteci per i bandi. Ecco perché abbiamo trasmesso i documenti e gli atti alla Corte dei Conti affinché ci fornisca un parere, confermi eventuali errori e ci consenta, se necessario, la modifica del bando». (g.ca.)
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