Jesolo, negozi cinema e bar sotto un mantello bianco
JESOLO. Una città che pulsa in un mantello di cemento bianco candido tra onde sinuose e curve voluttuose. Ieri nella sala rappresentanze del Comune di Jesolo lo studio Proteco di San Donà ha presentato “Jesolo Magica”, centro commerciale polifunzionale progettato dall’archistar Zaha Hadid poco prima della sua morte che ha lasciato un vuoto nel mondo dell’architettura e un futuro monumento al suo incredibile genio che vedrà la luce al Lido di Jesolo.
Via e studio di impatto ambientale. Gli architetti Emiliano Granzotto e Roberto Davanzo dello studio di progettazione sandonatese, che seguirà l’ingegnerizzazione, non si attendevano tanto afflusso di tecnici e cittadini incuriositi alla presentazione tecnica della Via, valutazione impatto ambientale rinnovata dopo la prima scadenza. Gli investitori avevano infatti presentato già una prima Via che è decaduta ed è stata riproposta, mentre hanno già versano oneri di urbanizzazione per un milione e mezzo di euro. Perché il progetto risale al 2012, ma adesso intravvede una concreta possibilità di realizzazione dopo gli anni della crisi e dei tentennamenti degli investitori, che hanno dovuto riformulare in parte la struttura e il “concept” del centro polifunzionale sulla base delle nuove richieste del mercato.
I dati. 45 milioni di investimento della “Jesolo 3000”, immobiliare altoatesina con sede operativa a Bolzano, amministrativa a Verona. 36 mila metri quadrati di centro polifunzionale su un’area complessiva di 65 mila, compreso il parcheggio con 1.500 posti, tra la strada regionale 53 e via Roma sinistra, lungo la linea stradale di collegamento tra Lido e Paese. Due piani, altezza massima 20 metri. Troveranno posto una sessantina di attività commerciali. E anche una vera e propria piazza per gli eventi e intrattenimenti, 7.500 metri quadrati che potranno essere utilizzati per mostre, concerti, grandi appuntamenti. Per questo motivo il centro commerciale sarà parte integrante della comunità jesolana e delle sue molteplici iniziative.
Sarà realizzato anche un cinema multisala con 9 o 10 sale, addirittura un ipermercato. Poi una lunga sequenza di ristoranti, pizzerie, bar, catene di prodotti della ristorazione in una food court che sarà il nuovo filo conduttore dell’offerta commerciale.
E una sfilza di negozi, catene di abbigliamento, barbieri e parrucchiere, vetrine di ogni genere e tanti altri che stanno iniziando a battere la porta per vedere se sia arrivato il momento di entrare in questo grande contenitore i cui contenuti sono ancora suscettibili di cambiamenti.
Jesolo 3000 è ripartita di slancio nel dedicarsi a questo investimento che per Jesolo vorrebbe dire l’ingresso nella modernità e non necessariamente la morte del piccolo commercio che dovrà essere a sua volta rivalutato secondo principi del tutto nuovi.
I tempi. Dopo la presentazione della Via nella commissione della Città metropolitana e quindi ieri a Jesolo, sarà la volta delle osservazioni dei cittadini e poi si passerà all’inizio dei lavori che potrebbero partire anche tra febbraio e marzo 2018. Il centro dunque sarebbe pronto per la fine del 2019 o i primi mesi del 2020. La speranza degli investitori è che per quella data il Lido di Jesolo abbia anche risolto gli annosi problemi della viabilità di ingresso e uscita dalla città balneare.
I riflettori sono dunque puntati sulla Strada del Mare che la Regione e il presidente Luca Zaia vorrebbero sbloccare a breve dopo gli ostacoli giudiziari e i tanti altri problemi che hanno ritardato e pregiudicato la realizzazione di un’opera viaria che, secondo gli studi esaminati anche dagli investitori, potrebbe elevare il Pil di Jesolo anche di 2 o 3 punti percentuali.
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