“Jesolo Magica”, il progetto a rischio
JESOLO. A rischio il mega centro commerciale “Jesolo Magica” opera dell’archistar Zaha Hadid. Ora che la Regione, come annunciato dal vicegovernatore Forcolin, ha accantonato definitivamente il project financing per la superstrada dal casello di Meolo al lido, la famosa Via del Mare, e verrà pertanto a mancare questa importante arteria a pagamento, ma velocissima verso il litorale jesolano, gli imprenditori del Trentino Alto Adige che avevano annunciato l’opera potrebbero ripensarci, visto che si tratta di quasi 50 milioni di euro da investire con notevoli incognite soprattutto per i collegamento oltre che per l’appeal commerciale di questa struttura. Tanti soldi, troppi per un centro commerciale con molte incognite e senza una strada moderna che vi porti i turisti e clienti.
Tanto più che oggi i parchi o centri commerciali del lido hanno avuto modesta fortuna e non sono mai esplosi come colossi commerciali, alcuni sono già stati cancellati e dei cinque previsti, ne resteranno soltanto quattro, Jesolo Magica per il momento compresa e non ancora realizzata. I ritardi sono evidenti a tutti. L’opera doveva essere terminata per l’estate 2016 e invece siamo fermi ancora alle ruspe che hanno spianato l’area ex Capanni Cattel di via Roma all’ingresso del lido, poi ripulito dei detriti accumulati. L’area è recintata e desolata alle porte del lido, prima della grande rotatoria Picchi. Sono stati versati tutti gli oneri per oltre un milione, presentate e rinnovate le richieste e autorizzazioni necessarie alla Città Metropolitana.
Una presentazione in municipio a cura della Proteco di Walter Granzotto, studio famoso per aver stilato i piano regolatori di numerose città tra cui Cortina. Ma nessuno ha più parlato del grande centro commerciale ormai da mesi. Un centro multiservizio al lido che anche secondo l’amministrazione comunale e il sindaco, Valerio Zoggia, necessita di adeguata viabilità e raccordi a questo ingresso importante della città. Il 14 novembre scorso, nella sala rappresentanze del Comune, i progettisti hanno illustrato i lavori e l’impatto ambientale del progetto dell’archistar Zaha Hadid. Si tratta di 36 mila metri quadrati su due piani, un investimento da quasi 50 milioni di euro, negozi e ristoranti, centri benessere, teatro e sale per gli spettacoli oltre naturalmente a molti negozi e marchi internazionali. Un centro commerciale, ma anche un luogo per eventi e spettacoli.
«L’attuazione del progetto va di pari passo con una viabilità adeguata e su questo aspetto l’amministrazione comunale di Jesolo sarà vigile e inflessibile», aveva dichiarato il sindaco Valerio Zoggia, «qualsiasi progetto che contribuisca alla crescita di Jesolo, dal punto di vista turistico, commerciale o sociale, sarà valutato dall’amministrazione con grande attenzione. Del resto abbiamo sempre sostenuto che Jesolo deve diventare una città aperta tutto l’anno».
Anche secondo il Comune la viabilità è il primo punto, e da anni il sindaco Zoggia predica l’importanza della Superstrada del Mare per arrivare al lido e fornire adeguato supporto al colosso commerciale. La società Jesolo 3000 di Bolzano, con sede ufficiale a Verona, ha annunciato grandi investimenti e interventi. Ritirata la concessione edilizia, corrisposti gli oneri di urbanizzazione per 1 milione e 500 mila euro, è stata presentata ben due volte la Via, valutazione di impatto ambientale, inizialmente scaduta. Poi non si è saputo più nulla.
Ma il dibattito al lido è proseguito concentrandosi sulla necessità di una viabilità di collegamento che dovrà essere discussa anche con la società Trentina. Le strade di accesso saranno fondamentali per non intasare via Roma. E adesso viene a mancare la imprescindibile grande strada di collegamento, la celebre Via del Mare o superstrada del mare, project financing della Regione che, ora è certo, non si farà più.
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