Addio a Luca Bottan, gestiva la spiaggia di piazza Mazzini a Jesolo

Una decina di giorni fa Luca era stato ricoverato all’ospedale di Vicenza per alcuni sintomi sospetti e la successiva diagnosi di un tumore al cervello non gli ha purtroppo lasciato scampo. È spirato giovedì sera.

Appena il tempo, a fine stagione, di festeggiare con i fratelli Natalino e Domenico l’aggiudicazione ventennale della gestione della spiaggia secondo la direttiva Bolkestein e la famiglia piomba nuovamente nel dolore. Lascia l’amata moglie Alice, il figlio 21enne Pietro, studente di ingegneria al Politecnico di Milano.

Una famiglia conosciuta e stimata che fa parte della storia dell’imprenditoria turistica di Jesolo. Natalino lavorava con lui e anche Domenico, che è stato un dirigente del Comune di Jesolo, era spesso in spiaggia ad aiutare i fratelli. Luca era eclettico, con spiccate doti manageriali, preciso e serio aveva fatto tesoro dei due anni di servizio militare in marina.

E amava la pesca e la caccia, la vita all’aria aperta nella campagna dove aveva dei terreni di proprietà della famiglia. Gioviale ed esuberante nella vita privata, era molto serio nel lavoro. La spiaggia gestita dalla società è stata un modello di imprenditoria al lido, la prima a installare delle recinzioni per impedire i bagordi notturni e i ritrovi dei balordi in piazza Mazzini. Ma era un modello anche per la pulizia, i servizi agli ospiti, la sicurezza del salvataggio e le infrastrutture sempre moderne e al pacco con i tempi.

«Un grande lavoratore», ricorda Stefano Zammuner, gioielliere di piazza Mazzini, «lo vedevo sempre assieme ai fratelli cui siamo tutti moto legati, noi esercenti della zona siamo tutti vicini alla famiglia di Luca in questo momento di dolore». Le condoglianze alla famiglia sono arrivate anche del sindaco di Jesolo Christofer De Zotti e dell’ex sindaco Valerio Zoggia. I funerali saranno celebrati martedì 14 alle 10 nella chiesa parrocchiale di Jesolo Paese.