Jesolo inizia la stagione a marzo
JESOLO. Locali già al lavoro, per marzo le prime nuove aperture in vista della stagione.
Un anticipo insperato, dopo che tra autunno e inverno si era registrato un record di chiusure al lido, con tanti ristoranti e pizzerie che hanno rinunciato a tenere aperto durante la stagione fredda.
Tasse troppo alte, poco giro di clienti e turisti. Un aumento di chiusure quantificato nell'ordine del 30 per cento in più rispetto agli anni scorsi che erano già stati bui.
Ma adesso si vedono titolari di bar e ristoranti al lavoro, soprattutto nei giorni di bel tempo, alle prese con la pulizia delle terrazze esterne e lo spostamento dei mobili come prima fase.
Un fermento che fa già pensare alla prossima estate 2014 nel segno della positività per uscire finalmente dalla crisi che non ha risparmiato neppure il turismo.
E in questi giorni iniziano ad arrivare anche tante persone in cerca di lavoro che sperano di accaparrarsi un impiego per la stagione dopo un lungo inverno.
I segnali sono buoni, già stanno arrivando le prime prenotazioni e non solo per la bassa stagione. Si parte con la pasqua, quest'anno bassa, per continuare poi tra maggio e giugno prima della stagione piena.
«Arrivano da più parti segnali positivi che fanno ben sperare», dice il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia, «abbiamo già parlato con gli operatori turistici e le prenotazioni stanno effettivamente arrivando. Certo è un po' prematuro fare delle previsioni, ma credo che l'estate in arrivo sarà un banco di prova per vedere se Jesolo sarà una delle prime spiagge a uscire dalla crisi».
Intanto, è in corso ancora il dibattito sulla tassa di soggiorno. Il Comune vorrebbe allargare il periodo di applicazione anche al mese di maggio. Per raggiungere i circa 1 milione e 900 mila euro previsti, contro un milione e 600 mila dello scorso anno, sarà necessario allargare il periodo che è stato fissato per ora dal primo di giugno alla fine di settembre. L'Aja, con il presidente Massimiliano Schiavon, ha già sentenziato che non è disposta ad accettare l'applicazione anche al mese di maggio, nè a togliere esenzioni previste, come quelle riservate a giovani e gruppi.
Si parte da un euro al giorno per i quattro stelle a scendere. Per l'Alamar di via Levantina, primo albergo a cinque stelle, dovrà esserci forse un adeguamento. L'Aja, la potente associazione albergatori jesolani e lo stesso presidente Massimiliano Schiavon hanno chiesto fermamente che siano coinvolti nel pagamento della tassa anche quei proprietari di seconde case che vengono date in affitto e che sfuggono alla cernita per la tassa. Sarebbe una vera rivoluzione con il rischio di scatenare la reazione dei tanti che da tutto il Triveneto e Nord Italia hanno acquistato abitazioni come investimento sicuro sul lungomare jesolano che ha sempre tenuto i prezzi del mattone, almeno finora.
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