Jesolo, il programma di De Zotti: «Sicurezza, vivibilità, viabilità. Ecco quali sono le priorità»

Intervista con il nuovo sindaco all’indomani della vittoria al ballottaggio. Lunedì notte i festeggiamenti, l’inno di Mameli cantato in piazza e ora il pensiero alla squadra. 

«Un onore i messaggi e le telefonate fatte da Giorgia Meloni e dai dirigenti di Fdi»

JESOLO. Martedì a mezzogiorno ci sarà l’insediamento in municipio di Christofer De Zotti, nuovo sindaco di Jesolo che ha vinto al ballottaggio contro Renato Martin. De Zotti, 36 anni, ha appena finito di festeggiare con la squadra molto affiatata, ma sa benissimo che amministrare una città come Jesolo non sarà una passeggiata.

Di fianco a lui la famiglia, molto unita e sempre vicina, la fidanzata Samanta che lo ha abbracciato teneramente quando ha vinto intorno alla mezzanotte con la lettura dell’ultimo risultato ai seggi. E una coalizione che ha reclutato amici, prima che sostenitori. Perché De Zotti ha saputo fare questo: andare oltre la politica e le sue usanze o regole, infondere fiducia e far sognare chi lo ha seguito in questo lungo cammino. La coalizione era motivata a prendere il potere per cambiare e dare voce a chi non ne ha mai avuta. E poi tanti ragazzi, che hanno parlato attraverso il linguaggio dei social e poi bussano alla porta delle famiglie. Tutti insieme hanno festeggiato al circolo “Favella” in piazza Marconi, sede storica di Fratelli d’Italia, appena avuti i risultati definitivi, poi allo Hierbas per un po’ di giusto svago in stile jesolano in uno dei locali più gettonati della notte.

Hanno intonato l’inno di Mameli, avvolto il vincitore con la bandiera tricolore. Finalmente un po’ di allentamento di nervi e tensione durato due settimane di fila, senza contare i mesi alle spalle. Christofer aveva scritto un post giusto domenica in cui ha riassunto il lavoro della squadra, silenzioso e costante, come quello delle formiche che lavorano in silenzio sempre insieme.

La gente di Jesolo, anche se molti non hanno votato, ha creduto in questo progetto politico che fatto leva sull’idea di cambiamento. Una rivoluzione politica e sociale di Jesolo che ha voluto spodestare l’establishment con tanti giovani che si sono avvicinati alla politica in un’epoca in cui questo raramente accade.

È vero che l’ha chiamata Giorgia Meloni in persona?

«Sì, mi è arrivato il suo messaggio al telefono dopo il risultato del voto, era molto contenta e così anche l’onorevole Lollobrigida e il senatore Luca De Carlo che è venuto poi con noi la sera dello spoglio. Per me è stato un onore ricevere le loro telefonate perché significa che hanno davvero compreso l’importanza di aver vinto in un Comune come Jesolo».

Lei ha subito ringraziato la famiglia che le è stata sempre vicina, ma suo padre Amorino è rimasto nell’ombra pur essendo una persona molto conosciuta e in vista a Jesolo.

«La mia famiglia è stata molto importante per la fiducia e l’apporto che mi ha dato fin dall’inizio. Mio papà è stato una persona intelligente e ha fatto il papà appunto. Vorrei ricordare che lui non fa politica attiva e non credo ci sia altro da aggiungere».

Si sono viste camicie nere, sentito l’inno di Mameli, poi il tricolore?

«Chissà quante camicie nere avrete visto? Ma non esageriamo. Credo che non si possano attribuire certe passioni e atteggiamenti a giovani nati attorno al 1985. Gli jesolani hanno dimostrato con il loto voto di andare oltre certe illazioni e considerazione senza più alcun senso».

Dopo l’insediamento di oggi si metterà subito al lavoro per la giunta?

«Sono stato ieri in Comune per un’intervista, ma nient’altro. Il sindaco di Jesolo è formalmente ancora Valerio Zoggia e sono molto rispettoso di incarichi e ruoli. Credo che entro una settimana formeremo la nuova giunta comunale, ma al momento non abbiamo ancora iniziato a lavorarci e quindi non ci sono nomi».

E quali saranno i primi temi da affrontare?

«La sicurezza, intanto. Ho detto che chiederemo un incontro con Prefetto e Questore, quindi con i vertici delle forze dell’ordine per fare il punto della situazione attuale. La sicurezza è un tema di stringente attualità e dobbiamo comunicare ai cittadini e ai nostri ospiti che Jesolo è una città sicura. Questo è un punto fondamentale per la vivibilità di chi abita a Jesolo e anche per l’immagine davanti ai turisti. Ma ci sono anche altri punti del programma e quindi penso ai problemi della viabilità sui quali vogliamo intervenire subito, almeno dove già è possibile. E poi l’ufficio tecnico da riorganizzare e far ripartire dopo gli ostacoli affrontati in passato».

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