Jesolo, gli spacca un bicchiere in faccia rischia di perdere un occhio
JESOLO. Bicchiere spaccato in faccia in discoteca a un giovane che adesso rischia di rimanere con un occhio danneggiato. L’aggressione è avvenuta alle 4 del mattino nella notte fra sabato e domenica alla discoteca Marina Club di via Roma Destra. Ad avere la peggio M.F., 22enne di Cavallino-Treporti, che ha riportato un trauma e un pericoloso taglio a pochi millimetri dall’occhio mentre si trovava con gli amici e il fratello a festeggiare all’interno dell’elegante discoteca con ristorante e giardino appena aperto per la bella stagione.
Erano passati pochi attimi dall’aggressione quando i gestori del locale jesolano, avvisati dalla security interna, hanno richiesto di fermare immediatamente l’aggressore prima che uscisse dal locale allertando nel contempo le forze dell’ordine. «Abbiamo notato un giovane che si portava le mani al volto», ricorda Alessandro Montagner dello staff del Marina Club, «e un altro cliente che si allontanava dal luogo della colluttazione, sul limite interno del locale che si affaccia al giardino, per portarsi verso l’uscita a passi spediti. La prima preoccupazione è stata quindi di fermare chi si stava allontanando, chiedendo alla security di trattenerlo per chiarire l’accaduto. Nel frattempo abbiamo procurato una borsa di ghiaccio al cliente ferito per fermare l’emorragia visto che presentava un taglio sotto l’occhio ed era attorniato dai suoi amici e dal fratello».
A intervenire in supporto sul luogo dell’aggressione i carabinieri di Cavallino-Treporti che hanno identificato l’aggressore che dopo il fatto aveva tentato di lasciare il locale. Si tratta di un militare della Guardia di Finanza che ha spiegato la sua reazione addebitando al giovane di Cavallino-Treporti di aver rivolto delle attenzioni spinte verso la sua fidanzata allungando le mani. Completamente opposta la versione dell’aggredito, che ha raccontato di essere stato urtato dalla ragazza, che gli ha rovesciato involontariamente addosso una bibita, e di averla così mandata a quel paese, dopo che lei gli aveva rivolto il dito medio causando quindi la reazione violenta del fidanzato. «Fortunatamente il gruppo di amici dell’aggredito non ha creato problemi di ordine pubblico e tutti sono stati collaborativi», aggiunge il gestore del locale, «noi abbiamo rispettato le norme di sicurezza previste in questi casi. Riteniamo importante e fra i nostri compiti principali far sempre sentire tutelati tutti i frequentatori del Marina club». Una dinamica che ad alcuni ha fatto tornare alla mente l’aggressione avvenuta nell’agosto scorso alla discoteca Vanilla Club.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia