Jesolo fa marcia indietro, donne steward in spiaggia

Erano state escluse perché non rispettate dagli abusivi islamici, dopo le polemiche il dietrofront. Cattai (Federconsorzi): «Saranno in pattuglia ma insieme agli uomini per motivi di sicurezza»

JESOLO. Alla fine la Federconsorzi ha fatto retromarcia dopo il vespaio sollevato. Ci saranno anche le donne tra gli steward della spiaggia dopo l’esclusione iniziale. Il sindaco Valerio Zoggia aveva preso le distanze, minacciando di togliere il sostegno economico e tecnico all’iniziativa, se non si fosse trovata una soluzione positiva e la cosa è finita anche in Parlamento. Così Renato Cattai, presidente di Federconsorzi, è corso ai ripari annunciando ieri: «Ci saranno anche pattuglie miste sulla spiaggia di Jesolo».

L'esclusione iniziale era stata giustificata dal fatto che le donne non sarebbero rispettate dai venditori abusivi islamici. Così si è ingenerata una seconda discriminazione verso i musulmani. Zoggia era dovuto intervenire in maniera decisa. «Le selezioni sono affidate da Federconsorzi a tre agenzie private di vigilanza. È per questo che chiediamo alla stessa Federconsorzi di rivedere il bando e la selezione effettuata, altrimenti potremo dover ritogliere la nostra compartecipazione all’iniziativa». Detto fatto, Cattai è corso ai ripari.

Sono piovute le critiche del Sel di Salvatore Esposito, che parlerà anche con il comitato per la tutela dei diritti civili, pronti a informare in tutta Italia le associazioni che tutelano le donne. La notizia è arrivata fino a Montecitorio, dove il leghista Emanuele Prataviera ha annunciato un'interrogazione parlamentare. «Gli steward», dice, «dovrebbero poter intervenire con efficacia a tutela degli ospiti della spiaggia e contro gli abusivi. E dovrebbero esserci anche le donne, all'insegna delle pari opportunità che mi pare siano state dimenticate».

Cattai prova a chiarire: «Abbiamo chiesto che il personale fosse possibilmente del luogo, per la maggiore conoscenza del territorio. Quindi che potessimo avere soprattutto giovani, considerata la pesantezza del lavoro e il tipo di situazioni. Non ultimo, nel caso in cui si fossero presentate delle donne, queste venissero assegnate con colleghi maschi, proprio in virtù di quanto accaduto l’anno scorso». La testimonianza arriva da Alessia, una bionda studentessa di 21 anni che racconta gli incidenti di percorso che hanno costellato, la passata estate, il suo lavoro di hostess tra sdraio e ombrelloni. «Sono state più volte minacciata e insultata dai venditori abusivi quando cercavo di allontanarli. In alcuni casi mi hanno anche sputato addosso. Per fortuna c'erano dei colleghi maschi che mi hanno difesa». Da domani via al progetto di “Beach Steward” anche con le donne.

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