Jesolo, denuciate 5 massaggiatrici abusive: agenda piena di appuntamenti

La Polizia locale intercetta alla stazione dei bus anche un gruppo di venditori: "bottino" di borse contraffatte
Massaggio abusivo in spiaggia a Jesolo (foto D.Tommasella)
Massaggio abusivo in spiaggia a Jesolo (foto D.Tommasella)

JESOLO. C'è ancora chi si affida al primo che passa per farsi fare un massaggio in spiaggia: il che può essere rilassante, ma anche provocare gravi danni se fatto da mani inesperte.

Nella sola giornata di venerdì, la Polizia locale di Jesolo ha bloccato 5 massaggiatrici cinesi sulla spiaggia, con tanto di quaderno con gli appuntamenti fissati con i clienti. Intanto, a Jesolo Paese maxi sequestro di merce contraffatta abbandonata da venditori abusivi scesi dal bus

Massaggi fuorileggi. Nella giornata di venerdì sono state multate cinque donne cinesi, quattro delle quali denunciate perché clandestine e sono stati sequoestrati dagli agenti locali  quasi 600 euro, frutto dell'attività illecita. Le 5 donne sono state sanzionate e dovranno pagare multe per oltre seimila euro. La novità, però, di questo ultimo controllo è stato il ritrovamento di un dettagliato elenco di nomi e orari per appuntamento nei quali le massaggiatrici avevano fissato gli incontri con i clienti segno che il fenomeno va ben oltre la casualità del massaggio proposto sulla spiaggia.

Le borse sequestrate dalla polizia locale di Jesolo
Le borse sequestrate dalla polizia locale di Jesolo

Merce contraffatta. Oltre a questa attività sempre gli agenti della Polizia Locale hanno effettuato l’ennesimo maxi sequestro di merci contraffatte, per la maggior parte di borse delle più note marche, a Jesolo Paese, in via Antiche Mura. Alcune pattuglie si sono piazzati nelle vicinanze della stazione centrale dei bus di via Equilio per attendere un pullman che trasportava venditori abusivi di nazionalità senegalese. Appena ricevuta la segnalazione da un altro agente che si trovava a Jesolo Paese dell’avvenuto arrivo dei venditori, le pattuglie si sono dirette alla stazione dei bus. Qui, alla vista degli agenti, il gruppo di senegalesi se l’è data a gambe abbandonando però sul posto il loro “prezioso” carico di merce contraffatta.

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