Jesolo. De Zotti: «Complotto politico per farmi fuori»

JESOLO
«Un complotto politico contro di me». All’indomani delle nomine in Federconsorzi si sfoga l’ira mal sopita di Amorino De Zotti, addirittura escluso dal consiglio della federazione dei gestori delle spiagge.
Fino a pochi giorni fa l’ex vice presidente sembrava l’erede naturale di Renato Cattai, recentemente scomparso. Era il braccio destro del presidente, talvolta in contrasto, ma spinto da un grande rispetto per Cattai con il quale aveva lavorato proficuamente in questi anni distribuiti in vari mandati. Il nuovo presidente è l’ex sindaco Renato Martin, nome altisonante della politica jesolana e veneta che torna alla ribalta con un incarico di prestigio che pare quasi un nuovo trampolino di lancio.
A Martin sono andate anche le congratulazioni formali del sindaco, Valerio Zoggia, e dell’amministrazione comunale di Jesolo che vede un nuovo operatore con il quale confrontarsi sui grandi temi del turismo e della organizzazione della spiaggia. Ma, come spesso accade, sono gli esclusi a fare più notizia. E De Zotti è il grande escluso di questa partita giocata sul filo del fuori gioco. Era il vice presidente di Federconsorzi, uno dei candidati apparentemente favoriti alla presidenza con tanto di programma ambizioso. Ma l’assemblea lo ha escluso in modo clamoroso. Neppure in panchina: è ora fuori dalla squadra. Passato il primo giorno, De Zotti ci ha dormito bene sopra senza fare brutti sogni. Come il principe di Condè di manzoniana memoria, che ha dormito tranquillamente anche la notte prima della battaglia di Rocroi, De Zotti non si è lasciato turbare. Perché la notte porta sempre consiglio.
Ma il giorno dopo è un fiume in piena. «Questa è politica», irrompe, «è chiaro che il rinnovato asse Martin Calzavara mi fa voluto fuori. Gli imprenditori erano con me, non la politica. E mi stupisce che un presidente come Luca Zaia lasci che un suo subalterno come Calzavara, assessore regionale, venga a mettere il naso nelle nostre attività e faccia politica in un settore che ha bisogno di esperienza e operatività. Ho presentato un programma moderno e di qualità per le nostre spiagge. Ho un modello da presentare che è lo stabilimento Manzoni di cui sono orgogliosamente presidente e che è uno dei primi in Italia, quello che ha introdotto gli ombrelloni controllati con telecomando, i servizi sanitari autopulenti, un nuovo modo di vivere la spiaggia tra giochi ed eventi. Mi pare di avere un bagaglio di esperienze di tutto rispetto per guidare una realtà come Federconsorzi. Invece i giochi della politica mi hanno sacrificato». —
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