Jesolo, boom di contagi: riapre il Covid hospital
A livello statistico i casi registrati sono allo stesso livello
di quelli del maggio scorso. Record di persone isolate
perché trovate positive
JESOLO. Contagi ancora in aumento in tutto il Veneziano, con picco nel Veneto orientale. E per quanto riguarda l’Usl 4, con questi numeri in crescita è praticamente certa la riapertura di un altro reparto Covid a Jesolo.
Un mese fa era stata nuovamente aperta medicina dopo che sembrava si fosse usciti finalmente dall’emergenza, e anche i ricoveri erano calati senza più pazienti in terapia intensiva.
Ma in una settimana i contagiati nel territorio sono aumentati di quasi un migliaio di nuovi positivi. Ora siamo saliti a 2.184. La maggior parte a San Donà, 449, seguita da Portogruaro, 248, e Jesolo con 185. Quasi tutti i Comuni del Veneto orientale sono sopra ai 50 contagi. Tutte le località di mare superano i 100. La situazione è critica, anche se fortunatamente non ci sono ricoverati in terapia intensiva e ci sono soltanto 10 ricoveri in area critica all’ospedale di Jesolo. Sono tutti anziani e con altre patologie oltre al Covid.
Ma la viariante Omicron 5 imperversa e potrebbero esserci aumenti di contagi anche nel mese di luglio con un possibile picco. Per questo motivo i vertici dell’Usl stanno pensando di chiudere nuovamente medicina all’ospedale di Jesolo per trovare lo spazio per un altro reparto Covid. Finora non è stato necessario, ma potrebbe esserci la possibilità di avere posti anche per la terapia intensiva in caso di emergenza. La fascia più colpita è sempre tra i 50 e i 59 anni. Persone che hanno raffreddori, mal di testa, febbre. Il tampone risulta positivo e scatta l’isolamento.
Sintomi lievi, dunque, ma per gli anziani con altre patologie la situazione è più critica e può essere necessario il ricovero in malattie infettive. In questi giorni in cui la gente si muove, ha programmato le prime vacanze, i fine settimana al mare o in montagna, aumentano gli assembramenti e pochi ancora indossano la mascherina che non è più obbligatoria o rispettando il distanziamento sociale. Il risultato si vede poi ai Covid point con la crescita dei positivi ai test.
Usl Serenissima
Per quanto riguarda l’Usl 3 Serenissima si registrano oltre 6 mila positivi. Continua, quindi la lenta crescita dei casi Covid e il progressivo aumento – anche se contenuto e senza particolari preoccupazioni – dei ricoveri.
Se lo scorso 30 maggio nel territorio Usl 3 si contavano 33 ricoveri in reparti ordinari Covid e 3 persone in terapia intensiva, lunedì i ricoveri sono saliti a 60 con 5 pazienti in terapia intensiva: 3.844 i tamponi giornalieri effettuati in media nell’ultima settimana, con una percentuale di positivi sul totale dei test molecolari e rapidi che si attesta al 18,27%.
Attualmente vi sono in sorveglianza 6.695 persone con età media di 47 anni e in una classifica di casi per incidenza di attualmente positivi su 10 mila abitanti, vi sono Quarto d’Altino, Santa Maria di Sala, Salzano e Marcon.
Ad aver ottenuto la dose addizionale booster di vaccino covid sono attualmente oltre 393 mila veneziani e la vaccinazioni proseguono al PalaExpo di Marghera (dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 13,30), il bocciodromo di Mirano (venerdì e sabato dalle 8,30 alle 13,30), l’Aspo di Chioggia (venerdì dalle 14 alle 18,30 e sabato dalle 8,30 alle 13,30) e infine l’ex ospedale Giustinian di Venezia (lunedì e giovedì dalle 8,30 alle 13,30).
Da rilevare infine che sugli ospiti ucraini nel veneziano sono stati effettuati fino ad oggi oltre 6 mila tamponi, con un’incidenza di positivi dell’1,8% e 672 vaccini somministrati.
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