Jesolo, boom di contagi: riapre il Covid hospital

A livello statistico i casi registrati sono allo stesso livello

di quelli del maggio scorso. Record di persone isolate

perché trovate positive

Giovanni Cagnassi, Alberto Sanavia
Il Covid hospital di Jesolo, a breve riaprirà un’ala per accogliere i nuovi contagiati
Il Covid hospital di Jesolo, a breve riaprirà un’ala per accogliere i nuovi contagiati

JESOLO. Contagi ancora in aumento in tutto il Veneziano, con picco nel Veneto orientale. E per quanto riguarda l’Usl 4, con questi numeri in crescita è praticamente certa la riapertura di un altro reparto Covid a Jesolo.

Un mese fa era stata nuovamente aperta medicina dopo che sembrava si fosse usciti finalmente dall’emergenza, e anche i ricoveri erano calati senza più pazienti in terapia intensiva.

Ma in una settimana i contagiati nel territorio sono aumentati di quasi un migliaio di nuovi positivi. Ora siamo saliti a 2.184. La maggior parte a San Donà, 449, seguita da Portogruaro, 248, e Jesolo con 185. Quasi tutti i Comuni del Veneto orientale sono sopra ai 50 contagi. Tutte le località di mare superano i 100. La situazione è critica, anche se fortunatamente non ci sono ricoverati in terapia intensiva e ci sono soltanto 10 ricoveri in area critica all’ospedale di Jesolo. Sono tutti anziani e con altre patologie oltre al Covid.

Ma la viariante Omicron 5 imperversa e potrebbero esserci aumenti di contagi anche nel mese di luglio con un possibile picco. Per questo motivo i vertici dell’Usl stanno pensando di chiudere nuovamente medicina all’ospedale di Jesolo per trovare lo spazio per un altro reparto Covid. Finora non è stato necessario, ma potrebbe esserci la possibilità di avere posti anche per la terapia intensiva in caso di emergenza. La fascia più colpita è sempre tra i 50 e i 59 anni. Persone che hanno raffreddori, mal di testa, febbre. Il tampone risulta positivo e scatta l’isolamento.

Sintomi lievi, dunque, ma per gli anziani con altre patologie la situazione è più critica e può essere necessario il ricovero in malattie infettive. In questi giorni in cui la gente si muove, ha programmato le prime vacanze, i fine settimana al mare o in montagna, aumentano gli assembramenti e pochi ancora indossano la mascherina che non è più obbligatoria o rispettando il distanziamento sociale. Il risultato si vede poi ai Covid point con la crescita dei positivi ai test.

Usl Serenissima

Per quanto riguarda l’Usl 3 Serenissima si registrano oltre 6 mila positivi. Continua, quindi la lenta crescita dei casi Covid e il progressivo aumento – anche se contenuto e senza particolari preoccupazioni – dei ricoveri.

Se lo scorso 30 maggio nel territorio Usl 3 si contavano 33 ricoveri in reparti ordinari Covid e 3 persone in terapia intensiva, lunedì i ricoveri sono saliti a 60 con 5 pazienti in terapia intensiva: 3.844 i tamponi giornalieri effettuati in media nell’ultima settimana, con una percentuale di positivi sul totale dei test molecolari e rapidi che si attesta al 18,27%.

Attualmente vi sono in sorveglianza 6.695 persone con età media di 47 anni e in una classifica di casi per incidenza di attualmente positivi su 10 mila abitanti, vi sono Quarto d’Altino, Santa Maria di Sala, Salzano e Marcon.

Ad aver ottenuto la dose addizionale booster di vaccino covid sono attualmente oltre 393 mila veneziani e la vaccinazioni proseguono al PalaExpo di Marghera (dal lunedì al venerdì dalle 8,30 alle 13,30), il bocciodromo di Mirano (venerdì e sabato dalle 8,30 alle 13,30), l’Aspo di Chioggia (venerdì dalle 14 alle 18,30 e sabato dalle 8,30 alle 13,30) e infine l’ex ospedale Giustinian di Venezia (lunedì e giovedì dalle 8,30 alle 13,30).

Da rilevare infine che sugli ospiti ucraini nel veneziano sono stati effettuati fino ad oggi oltre 6 mila tamponi, con un’incidenza di positivi dell’1,8% e 672 vaccini somministrati.

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