Iva sulla Tia, per i soci Adico arrivano i primi rimborsi

Lo annuncia l'associazione dei consumatori di Mestre. Veritas ha provveduto a effettuare i primi pagamenti (con cifre che possono variare dai 30 ai 150 euro) a un gruppo di soci che da giugno avevano aderito al servizio di Adico
Garofolini, presidente di Adico Mestre
Garofolini, presidente di Adico Mestre

MESTRE. Dopo tanti anni di lotte, di denunce mediatiche, di richieste di rimborso, e dopo la grande iniziativa avviata a giugno 2017 che ha coinvolto circa 200 utenti, Adico ora canta vittoria per la battaglia per il recupero dell'Iva sulla Tia di cui tanto si è parlato a partire dal 2009 con la sentenza della Corte Costituzionale.

L'azienda, infatti, ha provveduto a effettuare i primi pagamenti (con cifre che possono variare dai 30 ai 150 euro) a un gruppo di soci dell'associazione che a partire da giugno avevano aderito al servizio offerto dall'Adico con la collaborazione di un esperto del settore. Nella prima fase - per circa 200 persone che tramite l'associazione hanno inviato la richiesta di rimborso -, Veritas, pur riconoscendo la fondatezza delle richieste e quindi il diritto alla restituzione delle relative somme - ha rinviato le "responsabilità" all'Agenzia delle Entrate (e quindi al Mef-Ministero dell'Economia) che in effetti ha incamerato l'iva ritenuta illegittima dalla Corte Costituzionale nel 2009 e successivamente da diverse sentenze della Corte di Cassazione anche a sezioni unite. Nella seconda fase, per così dire sperimentale, Adico ha coinvolto un gruppo di soci fra quelli che avevano usufruito del servizio e ora ha ottenuto per questi utenti il rimborso degli importi contestati.

Ricordiamo che l'Iva sulla tariffa di igiene ambientale (la cosidetta Tia) era stata ingiustamente pagata dagli utenti veneziani fra il 2000 e il 2010. Tenendo conto che il diritto alla restituzione si prescrive in dieci anni, chi dovesse fare ora richiesta di rimborso, senza aver bloccato prima la prescrizione stessa, potrebbe ottenere "solo" le somme ingiustamente pagate da fine 2008 al 2010.

"Siamo molto soddisfatti per questo successo - commenta Carlo Garofolini, presidente dell'Adico -. Non abbiamo mai mollato e anche quando sembrava che non ci fosse nulla da fare, per mancanza di soldi da parte dell'Agenzia delle Entrate e quindi del Ministero delle Finanze, noi abbiamo deciso di andare avanti, proponendo a giugno 2017 un servizio che sta portando i suoi frutti. Non volevamo arrivare al 2020 con il "credito" prescritto per tutti, almeno grazie a questa iniziativa più di qualche utente porterà a casa una parte di quanto ingiustamente sborsato fra il 2000 e il 2010". Dalla  prossima settimana, i soci Adico che hanno già usufruito del servizio per il recupero dell'Iva sulla tia verranno contattati dai nostri operatori per proseguire con la seconda fase.

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