Iuav, due candidati rettori il termine scade oggi alle 13

Chiapponi ha già ufficializzato, oggi tocca a Ferlenga, qualche dubbio per Rheo Futuro incerto per molti ricercatori, mille firme contro la vendita delle Terese
Di Vera Mantengoli

VENEZIA. Nuovo rettore in arrivo, sorprese nei bilanci ed edifici in vendita. Che cosa succede all’Università di Architettura Iuav? Entro le 13 di oggi si conosceranno i nomi dei candidati rettori: ieri ha ufficializzato la sua Medardo Chiapponi, ordinario di Disegno Industriale. Questa mattina consegnerà poi Alberto Ferlenga, preside della Scuola dei Dottorati, la cui candidatura era già stata annunciata. Rimane qualche dubbio per la docente di Economia ed Estimo Matelda Rheo, che potrebbe aver rinunciato per lasciare spazio a Chiapponi.

Oggi, verrà inoltre approvato il bilancio consuntivo 2014 e se ne vedranno delle belle. Fino a pochi mesi fa si erano presentati piani sui tagli, inclusa la vendita delle Terese. Ieri pomeriggio, il professore Agostino Cappelli, vice direttore Dipartimento Culture del Progetto, nel corso dell’incontro svoltosi alle Terese contro la vendita dell’immobile, ha invece annunciato che improvvisamente sembra che il bilancio si chiuda con 7 milioni di utili. «Prima sembrava che fossimo prossimi al fallimento», ha detto, «e adesso invece sono spuntati fuori dei soldi. Quali sono i documenti veri? Certo, sembra che i soldi siano spuntati dagli accantonamenti per voce di spesa, ma se li accantono significa che li ho». Anche gli studenti chiedono trasparenza sulle manovre immobiliari. Lo dimostra un documento firmato da quasi un migliaio di persone contro la vendita dell’immobile di cui rimarrebbe solo l’asilo. Se ci sono i soldi non si spiega allora perché non ci siano risorse per i ricercatori con contratto triennale a tempo determinato che rischiano di rimanere senza la proroga di due anni. Si tratta di 24 ricercatori finanziati su fondi di ateneo, più una decina che già non sono stati rinnovati perché mancava il finanziamento esterno. Entro il prossimo anno scadranno tutti, a breve invece 4 e non sanno nulla di cosa li aspetta.

A questo si aggiunge un problema allo statuto che impone che il rappresentante dei ricercatori al Senato Accademico possa essere eletto soltanto se può assicurare un servizio triennale. Siccome sono tutti in scadenza, bisognava modificare lo statuto prima, cosa che invece è sempre stata rimandata al prossimo rettore, con il risultato che alle prossime elezioni non avranno un portavoce: «Non so niente di questo problema dello statuto», ha dichiarato il rettore Amerigo Restucci, «per i contratti abbiamo rinnovato quelli che stavano per scadere, ogni volta che si presenta una scadenza l’affrontiamo. Per le Terese ne parleremo oggi».

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