Italia Nostra: «Villa Belvedere usata come parcheggio dei vigili»
MIRANO. Ambientalisti contro i vigili: «Parcheggiano le auto di servizio all’interno del parco». Italia Nostra pone il tema della conservazione del verde comunale dopo l’insediamento del comando di polizia locale dell’Unione in Villa Belvedere. La replica è a tono: «Non è la regola: è successo solo in occasioni particolari e per un paio di auto di servizio».
Il problema, anzi, è proprio quello: la sede dei vigili del Miranese è un gioiello, ma logisticamente inadatto e l’impressione è che l’intero corpo, con uomini e mezzi, non potrà mai insediarsi tutto a Mirano.
L’affondo di Italia Nostra pone dunque la questione logistica: «Da quando il comando di polizia locale dell’Unione del Miranese si è insediato in Villa Belvedere, i mezzi di servizio vengono parcheggiati all’interno del parco, vicino all’entrata di via Parauro», denuncia il rappresentante dei soci miranesi, Adriano Marchini, «abbiamo già chiesto al sindaco, senza ottenere risposta, se e per quali ragioni fosse stato autorizzato l’accesso delle auto all’interno del parco, in deroga a quanto previsto nell’ordinanza sindacale del 2000 relativa all’utilizzo delle aree comunali a verde pubblico e in contrasto con le prescrizioni della Soprintendenza delle belle arti. Fin da subito avevamo espresso preoccupazione per un uso improprio e scorretto della villa e del suo parco, consapevoli che la conservazione di un bene storico è una questione complessa e se si progetta il suo riutilizzo si deve pensare anche alla compatibilità».
Per il comandante della polizia locale Diego Trolese però non è più così: «I nostri veicoli sono entrati nel parco alcune volte a dicembre, durante la fase di trasloco. Poi non è più stato fatto, a parte alcune notti in cui i mezzi sono stati introdotti per motivi di sicurezza nel perimetro chiuso, lato Parauro. Ora non avviene più nemmeno questo».
«Le auto che occasionalmente sono state o vengono viste negli spazi di Villa Belvedere sono perfettamente in regola», taglia corto il sindaco Maria Rosa Pavanello, che è anche presidente dell’Unione in carica, «la nota del 7 settembre 2015 del Ministero dei beni culturali, Sovrintendenza delle belle arti e paesaggio, indica che sono possibili le operazioni di carico e scarico materiale. E a queste attività sono dovuti gli accessi riscontrati di recente, a causa del trasloco. Sono vietate altre forme di accesso e di parcheggio e vigiliamo su eventuali trasgressioni».
Per ora dunque auto fuori, anche quelle dei vigili. Ne restano un paio fuori dal cancello di via Belvedere, le altre, impiegate dalle pattuglie, sono ancora nelle sedi staccate di Spinea e S. Maria di Sala. E probabilmente ci resteranno a lungo, proprio per l’impossibilità della sede centrale di Mirano di tenerle all’interno della villa. Altro che sede unica.
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