Istituto Berna, le imprese finanziano una classe: «Ci garantiamo la manodopera futura»
L’istituto della Bissuola riceverà ottantamila euro da Cgia, Camera di Commercio e dalla Fondazione Venezia
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Per far fronte alla carenza di personale nel mondo dell’industria, per riuscire a guardare al futuro economico veneziano con meno preoccupazione, la Cgia di Mestre, la Camera di Commercio e Fondazione Venezia puntano sulla scuola professionale e decidono di finanziare di tasca propria, con 80 mila euro, una seconda sezione all’indirizzo industriale dell’istituto paritario Berna, alla Bissuola.
Così, se le iscrizioni lo permetteranno, dal prossimo anno scolastico ci saranno due classi quarte all’Industriale, anziché solo una, da cui usciranno giovani professionisti pronti ad entrare nel mondo del lavoro con specializzazioni nell’ambito degli impianti elettrici, delle lavorazioni con macchine utensili e nelle autoriparazioni.
«La Regione riesce a finanziare una sola classe, con 20 studenti, e questo comporta che ogni anno tanti altri devono essere indirizzati in altre scuole, così abbiamo pensato di intervenire» spiega Roberto Bottan, presidente della Cgia, «per ora siamo già a 32 iscritti, confidiamo di arrivare a una quarantina, ma vorremmo partire anche se i numeri saranno inferiori rispetto ai minimi richiesti».
Nonostante i termini per le iscrizioni si siano chiusi da qualche settimana, le richieste da parte dei ragazzi di altre scuole e territori stanno continuando ad arrivare all’istituto, dove vorrebbero andare a terminare il loro ciclo di studi, visto che alla fine della quarta riceverebbero una qualifica professionale, direttamente spendibile nel mondo del lavoro.
«Crediamo» prosegue Bottan, «che questa sia una strategia per cercare di dare una mano alle aziende, che si trovano in difficoltà a causa della carenza di personale. Nel concreto, sono loro stesse a finanziare la nuova classe, nella speranza di ottenere manodopera da inserire nelle loro realtà».
Idea, questa, più volte portata avanti anche dal ministro dell’istruzione Giuseppe Valditara che, solo un anno fa, ha messo in piedi la riforma degli istituti tecnici e professionali, basata su percorsi di 4 anni, collegamento diretto tra aziende del territorio e formazione e aumento dell’alternanza scuola lavoro, ricevendo plausi dalle realtà imprenditoriali e una pioggia di critiche da una parte del mondo scolastico, alcuni partiti politici e sindacati.
«Non credo che sia solo un discorso legato al reperimento del personale» precisa Bottan, «ma anche al rilancio degli istituti professionali, che negli ultimi decenni sono stati svalutati» fa presente.
Discorso questo, fatto anche davanti all’assessora regionale all’istruzione, Valeria Mantovan e al responsabile del Berna, don Filippo Benettazzo.
«Non è la prima volta che collaboriamo con la scuola» fa sapere Bottan, «negli anni scorsi abbiamo finanziato con 200mila euro il rinnovo dei laboratori. Vogliamo mostrare un salto di qualità nel rapporto tra istruzione e aziende: sono le imprese a chiedere alla scuola di cosa ha bisogno».
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