Contro erosione e mareggiate a Isola Verde arrivano reti, pali e geotessuto
Al via i lavori per il ripascimento di alcune celle dell’arenile. Gli interventi dureranno due mesi, soddisfatto il presidente di Ascot: «Li aspettavamo da tempo»

Al via gli interventi di ripascimento nelle celle più erose di Isola Verde. Per due mesi la ditta Ferrari di Udine, a cui è stato assegnato l’intervento, provvederà a ripristinare la fisionomia dell’arenile nelle celle 5 e 6, corrispondenti agli ambiti dal 70 al 72. L’intervento si somma ai lavori appena avviati dal Genio Civile per creare ulteriori dighette frangiflutti che arrestino la forza delle mareggiate prima dell’abbattimento sulla costa, così da evitare in modo strutturale la continua erosione.
Sabato 15 marzo è stata firmata l’ordinanza del Comune che autorizza l’accesso sull’arenile della ditta per procedere con l’intervento disposto dalla Regione. I lavori consistono nello smontaggio e successivo rimontaggio della rete metallica esistente, mantenendo in opera i puntoni di sostegno che saranno comunque da spostare; nella posa in opera di pali accostati a sostegno della recinzione. Al piede della palificata verrà fissata un’asse in legno per garantire protezione ai pali dalle onde, mentre dietro verrà posato un geotessuto di contenimento della sabbia che verrà prelevata dall’arenile per la formazione del nuovo profilo della duna che verrà stabilizzato con barriere frangivento e la piantumazione di vegetazione psammofila.
Questi interventi sono particolarmente attesi dagli operatori di Isola Verde che già da settimane sono al lavoro per preparare le attività all’arrivo dei primi flussi turistici primaverili, ma sono altresì necessari e urgenti per la salvaguardia dell’arenile, in grave sofferenza ambientale in alcuni tratti. Per la durata dei lavori, fissata in 60 giorni, sono sospese tutte le attività negli ambiti dal 70 al 72 in modo che i lavori possano eseguirsi in condizioni di sicurezza.
«Abbiamo sempre auspicato un intervento di difesa e salvaguardia ambientale in Isola Verde», spiega Giorgio Bellemo, presidente di Ascot, «Questi fanno il paio con le opere di difesa a mare. Ci auguriamo che vengano rispettati i tempi previsti per poter permettere agli operatori di preparare le loro attività per la prossima imminente stagione balneare».
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