Isola Verde finisce ancora in ginocchio
ISOLA VERDE. Nuova violenta mareggiata sulla spiaggia, operatori e amministrazione comunale allibiti per i ritardi nella realizzazione degli interventi strutturali. L’ultima ondata di maltempo, malgrado non sia stata accompagnata da venti forti, ha messo in ginocchio il litorale di Isola Verde, in particolare nella zona degli stabilimenti Clodia vacanze e Tamerici. L’acqua ha oltrepassato tutte le misure di protezione, scavando enormi scalini sotto le reti e le palificazioni.
Un danno continuo e progressivo perché la mareggiata, non trovando più barriere, perse con i primi eventi violenti di novembre e dicembre, procede indisturbata avanzando sempre di più. «Ormai le parole si sprecano», spiega Giorgio Bellemo, presidente dei concessionari di Ascot, «gli operatori non sanno nemmeno più cosa dire. Si sono ritrovati a settembre con le ruspe e gli operai al lavoro per il ripascimento ordinario che doveva tenersi entro giugno. Un lavoro inutile che un paio di mesi dopo era già stato vanificato dalla prima mareggiata. Sono anni che ripetiamo che questi ripascimenti non servono a nulla, sono soldi letteralmente buttati in mare perché la sabbia sparisce nei mesi successivi rendendo necessari continui interventi. Serve è un intervento strutturale».
E qui si apre un’ulteriore parentesi di polemica perché l’intervento (pennelli di prolungamento delle dighe che fermino la mareggiata al largo) è stato progettato da anni e ha ricevuto la copertura finanziaria. «I lavori però non partono», spiega Bellemo, «sono stati annunciati più volte, ma il cantiere non esiste».
Sconcertato anche il vicesindaco Marco Veronese che segue la partita del demanio. «I solleciti da parte nostra sono continui», spiega il vicesindaco, «non capiamo perché i lavori, che spettano alla Regione e all’ex Genio civile, non siano ancora partiti. Isola Verde attende interventi strutturali da decenni. Stiamo invece lavorando alacremente per rendere più veloci e semplificati gli interventi di ripascimento per Isola Verde e Sottomarina. Come suggerito anche dalle categorie stiamo preparando un protocollo d’intesa per prevedere la possibilità di intervenire a livello comunale per ripascimenti veloci». In caso di mareggiate violente, il Comune potrà disporre l’intervento dando semplice comunicazione al Genio civile che darà solo indicazione della cella da utilizzare per il prelievo di sabbia.
Elisabetta Boscolo Anzoletti
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