Isola naturista, prove di dialogo

L’associazione in Comune. Zoggia: aspettiamo proposte concrete
innaugurazione spiaggia naturista jesolo ve - La soddisfazione dei naturisti dell'associazione Anaa
innaugurazione spiaggia naturista jesolo ve - La soddisfazione dei naturisti dell'associazione Anaa

JESOLO. Isola naturista ancora lontana, ma i vertici dell’Anaa-Veneto, associazione naturisti altoatesini della sezione veneta, hanno già incontrato nelle settimane scorse le associazioni di categoria. Jesolo è sempre l’obiettivo principale anche se finora, dopo l’esperienza dell’ultimo anno della giunta guidata da Francesco Calzavara, non ci sono state più spiagge naturiste ufficiali, ovverto coperte da regolare ordinanza del Comune.

La legge regionale sul naturismo è passata, ma paradossalmente non ci si mette d’ accordo su un’area prestabilita. La Laguna del Mort, nella parte di Jesolo, presenta ancora problemi di autorizzazioni per servizi igienici e altri ostacoli burocratici. Il Lido di Jesolo, verso la Pineta, non convince ancora gli operatori della zona e i benpensanti di Jesolo.

Il sindaco, Valerio Zoggia, sta nel mezzo, pronto a recepire, con l’assessore al Turismo, Daniela Donadello, e il consigliere comunale Alessandro Perazzolo, capogruppo di maggioranza, eventuali proposte purché siano concrete.

Intanto, i naturisti hanno incontrato, con i loro vertici della sezione, le categorie di Jesolo, vale a dire il presidente Aja, Massimiliano Schiavon, e il presidente mandamentale Confcommercio, Angelo Faloppa. Entrambi i presidenti hanno apprezzato sostanzialmente l’idea di una spiaggia naturista a Jesolo per catturare quel target che pare ancora molto interessato in tutta Europa. «Attendiamo il loro responso», hanno detto il sindaco Zoggia e Perazzolo, «l’opinione delle categorie di Jesolo è importante. Noi crediamo nella realizzazione di questo progetto, ma dobbiamo misurarci con delle proposte precise e realizzabili in modo tale che ognuno faccia la sua parte». La Laguna del Mort è sempre favorita, anche perché i lavori della grandiosa darsena a Valle Ossi ritardano sempre di più tanto da apparire sempre più lontani dalla realizzazione. (g.ca.)

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