Ironia su Marusso: «Da opposizione a giunta? Mai visto»
È arrivato nella tarda serata di giovedì il voto compatto della nuova maggioranza (Pd, Cittàinsieme, Scelta Civica e gli ex consiglieri di Scegli Civica, Callegher e Perissinotto) sulla delibera che certifica il mantenimento degli equilibri di bilancio. Archiviato l’incidente di martedì quando la seduta del Consiglio era saltata per la mancanza del numero legale, la giunta Cereser incassa senza patemi il voto sulla delibera, la cui mancata approvazione avrebbe sancito lo scioglimento del Consiglio.
Ma per il parlamentino locale è stata un’altra seduta turbolenta, destinata ad avere anche uno strascico. Dall’opposizione Francesca Zaccariotto ha annunciato di volersi rivolgere al prefetto, sollevando la possibilità che siano illegittimi tutti gli atti approvati dalla giunta Cereser dal momento dell’allontanamento dell’ex assessore Leo, cioè da luglio, fino a quando nei giorni scorsi è stato nominato il nuovo assessore Marusso.
Oltre al numero massimo consentito dalla legge, infatti, lo statuto del Comune di San Donà curiosamente fissa anche un numero minimo di assessori, stabilito in sei. Ma durante l’estate gli assessori erano rimasti cinque, più il sindaco. Il sindaco Andrea Cereser, però, non si scompone: «C’è un’indicazione di legge che prevede che sia possibile immaginare anche una riduzione del numero di assessori», dice, «c’è una modifica allo statuto già approvata in commissione che toglie il riferimento al numero minimo di assessori, né ci sono mai state situazioni in giunta per cui la presenza di un assessore in più avrebbe fatto la differenza nelle votazioni. Quanto al termine di 15 giorni per nominare l’assessore sostituto, non è perentorio: un assessore si nomina quando ci sono le condizioni per farlo». In Consiglio è entrata Marta Rui, che ha annunciato il suo sostegno alla maggioranza e che prende il posto di Luca Marusso divenuto assessore. «Da quando è nata la Seconda Repubblica abbiamo avuto quattro giunte a San Donà ma un salto dall’opposizione direttamente alla giunta non si era mai visto», lo ha attaccato Enrico Fingolo (Noi per San Donà), «dobbiamo dargli atto che è il primo caso, speriamo anche l’ultimo».
Marusso ha replicato ricordando la libertà di mandato di ogni consigliere e la legittimità delle decisioni che Scelta Civica come partito fa all’interno dei suoi organismi. (g.mon.)
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