Irene Rizzi è la Maria del Carnevale 2015

VENEZIA. Irene Rizzi, 18 anni di Dese, è la Maria de Carnevale di Venezia 2014 eletta lunedì sera da una giuria locale nel salone delle feste del casinò a Ca' Vendranin Calergi sul Canal Grande.
Sarà lei il prossimo a scendere dal campanile di San Marco la prima domenica di Carnevale a Venezia.
Irene Rizzi rivive così i momenti della incoronazione a Maria del 2015 e racconta un po’ se stessa, i suoi sogni, la sua vita. «Prima della proclamazione e prima che il direttore Davide Rampello pronunciasse il nome di chi aveva vinto mi ero messa come a scuola quando il professore sta per interrogare: sguardo basso, un po’ per timore di essere chiamati fuori per l’interrogazione. Poi ho sentito Irene Rizzi e mi è venuto subito da piangere. Non ci credevo davvero in questo titolo».
Fotografie, tante foto, la gioia della vittoria e poi il film dei 10 giorni di sfilate per Venezia che ti passano davanti.
«La prima persona che ho chiamato dopo i festeggiamenti è stata mia mamma Emanuela: non ci credeva, credeva la prendessi in giro. E poi, però, quando sono riuscita a convincerla che non era uno scherzo ha iniziato ad urlare assieme a me. Una volta a casa ho invece ripensato a tutto quello che era successo. E mi sento di dire che questa è un’esperienza che tutte le ragazze della mia età dovrebbero fare. Sono stati 10 giorni intensissimi, ho conosciuto persone fantastiche e soprattutto ho apprezzato questa città in maniera diversa come mai avevo fatto prima. I nonni da parte di mamma erano veneziani doc, stavano in campo Santa Margherita. Mi sento quindi come aver riempito un vuoto che avevo e aver tenuto un filo con la storia della mia famiglia. Una sera siamo andate a mangiare in un ristorante, al Graspo De Ua, e proprio là mio nonno aveva lavorato»
18 anni, studentessa del quarto anno al liceo Stefanini di Mestre, Ierene Rizzi cosa sogna per il suo futuro?
«Ho due sogni nel cassetto, due cose diverse ma, chissà, forse realizzabili. Il primo è quello di terminare il percorso di studi superiori, raggiungere la maturità e poi iscrivermi alla facoltà di fisica. Il secondo è quello di lavorare nel campo della moda. In questi giorni di sfilate, serate e apparizioni in pubblico mi sono accorta che dopo un po’ di timore iniziale poi mi piaceva un sacco stare tra la gente, sorridere alla gente e poi passeggiare con questo vestito meraviglioso».
Irene descritta da Irene chi è?
«Sono una persona semplice, testarda, ambiziosa, un po’ permalosa forse ma solare, sorrido sempre e forse questo mi ha anche un po’aiutato».
Ora ancora bagno di folla e poi il pensiero al volo dell’Angelo del 2016 quando sarà lei a dover scendere dal campanile.
«Sì è una delle prime cose a cui ho pensato dopo l’elezione. Ma c’è tempo. Detta così e visto dalla piazza mentre scendeva Marianna dico che non mi fa paura. Anzi, Credo si provi una sensazione bellissima e sì, non vedo l’ora che questo anno passi presto per provare questa emozione».
Di solito i successi si dedicano a qualcuno. Tu a chi hai pensato di farlo?
«Ai miei genitori, a mamma Emanuela e papà Roberto. Senza ombra di dubbio»
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