“Io, Te e Rio”, il ricordo non si cancellerà
SOTTOMARINA. Ripartiti i tremila giovani di “Io, te e Rio” rimane l’entusiasmo di un’esperienza unica che ha regalato a Chioggia un ruolo di primo piano nel contesto pastorale di tutta l’Italia. Per due giorni Chioggia è stata collegata in un filo diretto con Papa Francesco e la Giornata mondiale della Gioventù del Brasile, uniti dal mare e dalla spiaggia ma anche da una comunione spirituale. Per la Gmg interregionale del Triveneto non è stata scelta Venezia o Padova o Pordenone, ma Chioggia grazie ad una intuizione di alcuni laici subito raccolta e rilanciata con entusiasmo dal vescovo monsignor Adriano Tessarollo e resa concreta da cento volontari della Pastorale giovanile. Un lavoro di mesi in cui sono stati macinati quasi duemila chilometri per organizzare tutto. L’idea del nome, “Io, te e Rio”, le magliette e i gadget gialli, le autorizzazioni, il coordinamento. Giorni e notti in cui i volontari si sono dedicati anima e corpo perché i giovani del Triveneto che arrivavano a Chioggia potessero vivere un’esperienza di fede, ma anche trovare una città accogliente e un clima di festa. Tutto è andato secondo i piani e la manifestazione è pienamente riuscita. Ne sono rimasti soddisfatti tanto il vescovo Tessarollo quanto il patriarca di Venezia Francesco Moraglia che a più riprese hanno ringraziato i giovani per la partecipazione sentita e gli organizzatori. Unico problema il caldo torrido di questi giorni che ha messo alla prova i l fisico dei giovani partecipanti e la macchina dell’assistenza. Settantaquattro colpi di calore, che hanno richiesto l’intervento del personale del Suem e della Croce Verde, che per fortuna si sono risolti senza particolari problemi. Anche le 17 persone portate in Pronto soccorso sono state dimesse dopo qualche ora, il tempo di reidratarsi e riprendere le forze.
«Sono stati due giorni intensi, belli, pieni di gioia e fede», commenta a caldo don Damiano Vianello, responsabile della Pastorale giovanile di Chioggia, rivolgendosi ai tremila giovani «tutti siete stati straordinari. Ovunque è stato apprezzato il calore, l’ordine e la pacifica cordialità con la quale siete stati tra noi. Mi sono commosso ogni volta che passavo in mezzo a voi, tanti e belli come non mai. Alla veglia era formidabile il vostro silenzio e l’attesa di ascolto che ci ha accompagnato alla diretta. Dio vi benedica tutti, santi del nuovo millennio».
Elisabetta Boscolo Anzoletti
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