«Io, adottato, cerco mia madre»
SAN MICHELE. Lancia un appello per cercare la sua mamma naturale. Lorenzo Durizzotto, ventunenne studente veneziano, fu adottato quando era neonato. Della madre che l’aveva partorito all’ospedale di Conegliano, nell’agosto del 1994, non sa nulla, nemmeno il nome e l’età. Ora, diventato adulto, sente la necessità di conoscere la donna che gli ha dato la vita. Vuole conoscere le sue origini.
«Mi piacerebbe poterle dare anche un semplice un abbraccio o consegnarle una lettera, è sempre nel mio cuore e nei miei pensieri», spiega il giovane, «Non la giudico e non le imputo nessuna colpa. Rispetto la sua scelta e anche quella che sarà ora la sua volontà». Lorenzo possiede solamente il suo certificato di nascita. Nacque la mattina del 24 agosto 1994, alle 9.26. La donna era al suo primo parto. Non ci sono dati della mamma biologica perché non riconobbe il figlio, né ci sono dati del padre. Queste sono le uniche, scarne informazioni che possiede su di lei. Si possono solo fare ipotesi su quali siano stati i motivi per cui non lo riconobbe, scelta sicuramente dolorosa. La donna comunque lo affidò al personale medico, per il suo stesso bene.
Il neonato rimase in pediatria a Conegliano e venne adottato da una coppia di San Michele al Tagliamento, una famiglia che lo ha amato e continua ad amarlo. «Non posso che ringraziare i miei genitori che mi hanno cresciuto con amore», chiarisce Lorenzo, «Loro e tutti i miei familiari, zii, nonni, cugini, mi sostengono anche in questo desiderio di conoscere la mia mamma biologica». Il ragazzo si è messo in contatto con l’assistente sociale dell’Asl 7 che si occupò all’epoca del suo caso. Non essendo però stato riconosciuto dalla madre naturale, l’attuale legge preclude qualsiasi accesso alle informazioni per cento anni.
L’assistente sociale ha comunque lasciato aperto uno spiraglio in attesa di ottenere un parere legale. La modifica della legge in Parlamento per abolire la norma dei cento anni è ferma al Senato da mesi. La Camera l’anno scorso ha approvato le modifiche per consentire ai figli non riconosciuti di avere almeno un tentativo per contattare la madre biologica. La Corte Europea dei diritti dell’uomo già nel 2013 aveva sentenziato l’illegittimità di quel divieto assoluto. Il Parlamento però ancora non ha ancora approvato il disegno di legge.
Dopo aver percorso la via istituzionale, Lorenzo ha deciso di rendere pubblico il suo caso. «Mi è venuta l’idea di provare attraverso i social network ed i canali di comunicazione per diffondere il mio appello», spiega. Domenica ha scritto un messaggio sul gruppo “Sei di Conegliano se” e il suo post su Facebook si è diffuso con centinaia di condivisioni. Lì dove non arriva il legislatore, l’ostacolo è stato superato attraverso la sensibilità di comuni cittadini, i mezzi e gli organi di informazione.
Il giovane spera che l’appello raggiunga chi lavorava in quel periodo in ospedale a Conegliano, chi ha partorito in quell’agosto 1994, chi può conoscere qualche dettaglio utile. Ma soprattutto spera che il messaggio giunga alla madre naturale. Ha diffuso una mail per essere contattato e dove fornire segnalazioni e informazioni: lorenzodurizzotto@hotmail.it.
Lorenzo studia nell'ambito dei servizi socio-sanitari, è felice della sua famiglia e della sua vita. Ma quei dubbi, quelle risposte che solo la donna che gli ha dato la luce può dargli, lo attanagliano da anni. Ora, diventato maturo, è pronto a tornare nel passato. «Voglio farle sapere che sarei disposto ad incontrarla anche per una volta, rispetterò qualsiasi sia la sua volontà. Non l’ho mai giudicata e mai lo farò, è sempre nel mio cuore», afferma il ventunenne.
Diego Bortolotto
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