Investito e ucciso da un pullman a processo l’autista dell’Atvo

Jesolo. Rinviato a giudizio per omicidio colposo il 66enne di Eraclea che il 18 dicembre 2011 guidava il mezzo che provocò la morte di Federico Bison. Il disabile di 43 anni finì sotto le ruote posteriori
JESOLO. «Se la verità e la riaffermazione della dignità della vittima possono protrarsi per anni, non verrà mai meno la mia volontà di veder affermata la giustizia»: Gabriella Tonon, mamma di Federico Bison, morto a 43 anni il 18 dicembre 2011 travolto da un pullman dell’Atvo a Jesolo Paese, aveva parlato così lo scorso agosto. Ieri, davanti al gup Gilberto Stigliano Messuti, è stato rinviato a giudizio il conducente del mezzo pubblico, G.C., 66 anni di Eraclea. L’accusa di cui dovrà rispondere davanti alla giudice monocratica Daniela Defazio è di omicidio colposo. La prima udienza è stata fissata per il 16 novembre.


La famiglia di Federico, con l’avvocato trevigiano Luigi Fadalti, ha battagliato a lungo per arrivare al rinvio a giudizio. La prima richiesta di archiviazione del fascicolo presentata dal pubblico ministero al giudice per le indagini preliminari era stata infatti accolta. Una decisione che la famiglia aveva contrastato, avviando a sua volta, attraverso l’avvocato, un’attività di investigazione. Erano stati acquisiti alcune nuove testimonianze ed i fotogrammi satellitari del luogo dell’incidente che avrebbero mostrato uno stato dei luoghi diverso da quello rappresentato dalla testimonianza raccolta a suo tempo dalla polizia locale.


Proprio in virtù di questi nuovi materiali, il pubblico ministero aveva riaperto le indagini chiedendo una consulenza tecnica. Con i risultati in mano, il rappresentante della Procura aveva chiesto per la seconda volta di archiviare il fascicolo. I familiari si erano opposti e a febbraio il gip David Calabria aveva imposto al pm che formulasse l’imputazione per l’autista dell’Atvo. Nell’udienza di ieri è stato disposto il rinvio a giudizio del 66enne. Era stata una vita non semplice quella di Federico Bison, disabile da quando aveva 6 anni dopo che era stato travolto da un’auto mentre rincorreva un pallone.


Il 18 dicembre 2011, Federico, grande appassionato di cinema e di recitazione, era in via Battisti a Jesolo Paese e doveva prendere il pullman per Mestre. Le versioni sulle modalità dell’incidente sono divergenti. Secondo il consulente del pubblico ministero, Bison sarebbe caduto mentre stava correndo per raggiungere il mezzo dell’Atvo finendo per essere travolto. Stando invece ai consulenti dei familiari della vittima, Bison aveva battuto le mani sulla fiancata del bus per attirare l’attenzione dell’autista affinché gli aprisse le porte per salire ma era stato investito. Il 43enne era stato schiacciato dalle ruote posteriori del mezzo, morendo sul colpo.


Dal 2012 il foyer del teatro Vivaldi di via del Bersagliere a Jesolo porta il nome di Federico Bison.


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