Investito con la bici elettrica a Chioggia, muore dopo tre settimane
CHIOGGIA. Non ce l’ha fatta Antonio Palese, il ciclista 66enne che tre settimane fa era rimasto gravemente ferito alla testa dopo essersi scontrato con un ciclomotore in via San Marco.
Tre settimane di sofferenza e speranze che però purtroppo hanno portato al decesso l’uomo che si trovava ricoverato all’ospedale di Padova, morte avvenuta a causa di ulteriori complicazioni dovute ai traumi subiti durante la caduta.
L’incidente era avvenuto domenica 24 luglio, all’ora di pranzo. Palese, che avrebbe compiuto 67 anni il prossimo 28 dicembre, si trovava in sella alla sua bici elettrica quando, provenendo dalla via dove si trova la cartiera Bariga, ha cercato di immettersi in via San Marco, senza purtroppo accorgersi che in quel momento uno scooter, condotto da una donna, stava transitando in via San Marco.
L’urto, inevitabile, è stato piuttosto violento tanto che l’uomo, che non portava alcun casco di protezione, è stato scaraventato a terra battendo il capo sull’asfalto, riportando delle gravi lesione alla testa ed al collo. I sanitari del Suem, vista la gravità delle ferite, hanno inviato il 66enne all’ospedale di Padova dove è stato operato per provare a ridurre gli effetti del trauma al cervello. Il quadro clinico, però, è sempre stato piuttosto complicato, anche se negli ultimi giorni sembrava potesse esserci un miglioramento generico delle condizioni fisiche. Sono però poi subentrate ulteriori complicazioni che ne hanno compromesso il quadro clinico fino alla morte, come ha spiegato l’avvocato Angelo Merlin, che sta seguendo, per conto della famiglia, gli aspetti legali legati al sinistro, tanto che nelle ore immediate all’incidente venne anche lanciato un appello ad eventuali testimoni oculari. Antonio Palese, conosciuto come Pietro, era dipendente Veritas e sarebbe andato in pensione in dicembre. D.z.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia