Investite a piedi e in bici due donne in ospedale
Due donne sono finite ieri in ospedale a seguito di altrettanti incidenti che le hanno viste investite, a piedi e in bicicletta. Il primo episodio si è verificato in viale Ancona alle 13.50: una 30enne di nazionalità albanese, ma residente a Mestre, in sella alla propria bicicletta stava attraversando la strada di fronte agli uffici comunali dell’ex Carbonifera, quando è stata urtata da un’auto che proveniva da via Torino, guidata da una signora mestrina. Lo scontro è stato violento e la donna è finita sull’asfalto procurandosi varie lesioni: è stata soccorsa dal personale del Suem-118 e trasportata all’ospedale dell’Angelo. Ieri sera era ancora in area rossa al Pronto soccorso per le visite e gli esami radiologici necessari a sancire le sue condizioni di salute. Al vaglio del Reparto Motorizzato della Polizia municipale c’è la dinamica, per cercare di ricostruire le responsabilità dell’accaduto. Non è ancora chiaro se la donna stesse attraversando o meno sulle strisce, ma da una prima ricostruzione era in sella alla bicicletta, e non a piedi accompagnandola a mano, cosa che di fatto già non è consentita dal Codice stradale in quella situazione.
Il secondo incidente si è verificato verso le 14.20 lungo via Gobbi a Favaro. Stavolta il passaggio pedonale era quello di fronte al centro per anziani “Anni Azzurri”: ad essere coinvolta è stata una studentessa ventenne. Nel momento in cui ha attraversato la strada è stata investita da una station wagon. Sul posto i carabinieri per i rilievi e per capire se la giovane fosse o meno sulle strisce pedonali al momento dell’investimento, quindi il personale del Suem-118 che l’ha stabilizzata e portata al Pronto soccorso dell’Angelo. Anche lei ieri sera era ancora nell’ambulatorio ortopedico dell’ospedale mestrino, sottoposta a tutti gli esami necessari a scongiurare il peggio e assicurare le migliori cure possibili. Nella zona di questo incidente da tempo si parla però di scarsa segnaletica per il passaggio pedonale ed eccessiva velocità delle auto da quanto è stata aperta la Vallenari bis.
Simone Bianchi
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