Investigatore privato, padre di due figli: ecco chi è la vittima dell'incidente in autostrada

MIRANO. Un professionista serio, preparato, da una vita nel campo dell’investigazione. La notizia della tragedia capitata a Matteo Niero ha fatto in fretta il giro di Zianigo, frazione di Mirano dove l’uomo abitava con la moglie Cinzia Scantamburlo e i figli Martina e Marco. Niero, 45 anni, avrebbe compiuto i 46 anni lunedì prossimo 19 aprile.
«Non posso ancora crederci», racconta al telefono un’amica, «che sia successo una cosa del genere. Era un uomo tranquillo, una brava persona, sempre disponibile».
Niero era molto legato alla famiglia e ai suoi due figli e questo lavoro se lo portava dietro da sempre, avendolo imparato sin da giovane. Dopo il diploma di perito informatico all’istituto “Zuccante” di Mestre, Niero aveva frequentato l’università di Scienze delle investigazioni provate e sicurezza a Modena-Reggio Emilia. Poi era stato responsabile del reparto informativo e gestore dei rapporti con i mandanti per una società prima a Padova e poi in Riviera del Brenta.
Nel 1999 aveva messo in piedi a sua creatura, il Centro Investigazioni Niero, che oggi ha sede a Mirano. Un’azienda seria, la definiscono i suoi amici, che svolge attività d’indagine a livello privato, commerciale e assicurativo. A tutto tondo, insomma. Il tutto con regolari licenze rilasciate dalla prefettura e lo stesso Niero conduceva delicate indagini in prima persona.
Aveva lavoro in Veneto, ma non solo, e non è escluso che ieri l’uomo fosse in auto proprio per motivi legati alla sua professione. Non era raro che facesse la verifica dei testimoni per arrivare alle prove cercate su determinate questioni e si occupava pure di dinamica di incidenti, risarcimento sul lavoro, contrasto dei tentativi di truffe ai danni di società o assicurazioni. La data del funerale non è ancora stata resa nota. —
Alessandro Ragazzo
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia