Investì e uccise un uomo, “pirata” incastrato

Cinese di 40 anni travolto a Vigonovo: i carabinieri accusano un nigeriano che spacciava in zona
- I carabinieri di Feltre hanno arrestato due nomadi e denunciato un terzo per il furto di un portafogli dall'abitacolo di un furgone nella frazione di Anzu'
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VIGONOVO. A dieci mesi dall’incidente stradale che provocò la morte del 40enne cinese Liu Haiping a Tombelle di Vigonovo, i carabinieri hanno dato un nome e un volto al pirata della strada che lo aveva investito e hanno scoperto un traffico di droga nella zona. Nei giorni scorsi, infatti, è stata notificata in carcere un’ordinanza di custodia cautelare per omicidio colposo, omissione di soccorso e spaccio di sostanze stupefacenti a un cittadino nigeriano già accusato di traffico di droga dalla Procura padovana e rinchiuso per questo nel carcere della città del Santo. A coordinare le difficili indagini dei carabinieri il pubblico ministero veneziano Roberto Terzo.

La sera del 24 maggio dello scorso anno Liu Haiping stava percorrendo via Toniolo quando era stato investito e sbalzato cinque-sei metri fuori della carreggiata. Soltanto 24 ore dopo un passante, accorgendosi del corpo, aveva dato l’allarme. Nei pressi soltanto lo specchietto retrovisore di una macchina e propri grazie a quello gli investigatori dell’Arma sono risaliti al tipo di automobile che poteva aver investito il 40enne cinese, una Range Rover di color nero. Ci sono voluti mesi per risalire ai proprietari di automobili di quel modello, tra questi tre nigeriani che si erano passati la macchina, usandola a turno.

E uno di loro era stato da poco arrestato dalle forze dell’ordine di Padova per traffico di sostanze stupefacenti ed erano così entrati in possesso del suo cellulare, l’avevano infatti recuperato e sequestrato. Grazie al telefonino i carabinieri veneziani hanno potuto risalire alla rete di clienti ai quali il nigeriano spacciava la droga: molti erano residenti nei paesi della Riviera del Brenta e in zona di Vigonovo e sono stati sentiti come persone informate sui fatti. C’è chi ha confermato di aver acquistato dosi di sostanza stupefacente dall’extracomunitario e, pur non ricordando con esattezza la data della consegna, avrebbe avvalorato le tesi dell’accusa, ricordando che il periodo era quello della fine maggio dello scorso anno.

Per ora, il nigeriano non ha parlato, domani dovrebbe essere interrogato da un magistrato di Padova su incarico del giudice delle indagini preliminari di Venezia che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare e che ha disposto la rogatoria.

Giorgio Cecchetti

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