Investe una donna e poi fugge. Preso

Grazie e pochi frammenti i carabinieri sono risaliuti all'identità del pirata che non ha prestato soccorso alla ferita
COLUCCI- DINO TOMMASELLA - PORTOGRURO - DONNA INVESTITA DA AUTO PIRATA - I SOCCORSI
COLUCCI- DINO TOMMASELLA - PORTOGRURO - DONNA INVESTITA DA AUTO PIRATA - I SOCCORSI
PORTOGRUARO. Dopo aver investito con l’automobile una donna fugge senza prestarle soccorso, lasciandola a terra in gravi condizioni. A distanza di tre giorni dal gravissimo episodio i carabinieri della compagnia di Portogruaro individuano il responsabile.
Nella serata di martedì 22 agosto, intorno alle ore 20.40 circa, a Pradipozzo di Portogruaro, lungo la via Mezzatorre D’Alvea, una donna residente in zona che camminava a bordo strada è stata investita da un’auto il cui guidatore, incurante dell’accaduto, ha proseguito senza esitazione la propria corsa. La vittima, sbalzata dal violento impatto sul ciglio erboso a qualche metro di distanza, è stata soccorsa quasi subito da alcuni parenti, allertati dal rumore sordo causato dall’impatto. 
 
Immediata la richiesta di aiuto sia al 118 che ai carabinieri. Viste le gravissime condizioni, la donna veniva trasportata in prognosi riservata presso l’ospedale di Mestre. All’arrivo dei militari nessuno era in grado di fornire informazioni utili. Nessun testimone e nulla che consentisse, nell’immediato, di indirizzare le indagini. Solo i minuziosi rilievi sul luogo dell’incidente da parte dei militari dell’Arma consentivano, nonostante l’oscurità e la vegetazione, di raccogliere comunque utili elementi.
 
 In particolare venivano individuati e repertati, minuscoli frammenti riconducibili ad un gruppo ottico anteriore, evidentemente andato in frantumi nel violento impatto. Ed è proprio partendo da così esigui elementi che i carabinieri, nel giro di poche ore, sono riusciti a risalire al modello dell’autovettura pirata, ovvero una Peugeot 206
 
È a quel punto delle indagini, certamente significativo ma che rischiava di non trovare sviluppi ulteriori, che l’attività informativa e la capillare presenza dell’Arma sul territorio hanno consentito la svolta. L’attenzione dei militari è infatti finita su un quarantenne residente in zona, visto di recente circolare su un’auto dello stesso modello di quella ritenuta responsabile dell’investimento.
 
Sapendo di aver il tempo contro di loro, i carabinieri non hanno avuto esitazioni e, a quel punto informata l’Autorità Giudiziaria di Pordenone, hanno deciso di recarsi a casa dell’uomo e sequestrargli l’autovettura. L’auto aveva ancora evidenti segni dell’impatto e gli investigatori hanno così potuto accertare che frammenti raccolti sul luogo del sinistro combaciavano con le parti del faro anteriore destro dell’auto
 
Alla luce di questi riscontri, supportati anche da altri elementi raccolti nel corso delle serrate indagini, l’uomo è dunque stato denunciato per i reati di Lesioni personali stradali gravi e fuga del conducente in caso di lesioni personali stradali. Reati che sono stati introdotti di recente nell’Ordinamento, e che prevedono pene molto più severe rispetto al passato.
 
 Ad aggravare poi la posizione dell’uomo, la circostanza, anch’essa accertata dai militari, che l’autovettura da lui condotta, era priva di copertura assicurativa. La donna, purtroppo, è tuttora ricoverata in ospedale. 
 

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