Inutilizzati i fondi per il controllo dei flussi turistici
VENEZIA. «Per il controllo dei flussi turistici siamo ancora all’anno zero e dei 10 milioni di euro stanziati dal Patto per Venezia perché il Comune li investisse nella creazione di sistemi sperimentali di gestione del turismo, con uso di nuove tecnologie, abbiamo come uniche risorse effettivamente impegnate quelli per la diversificazioni degli approdi dei lancioni alla Fondamenta Nuove, che di sperimentale hanno ben poco».
È la polemica sollevata ieri in Commissione consiliare dalla capogruppo del Pd Monica Sambo, con il suo partito a proposito dell’impiego delle risorse stanziate dal Governo per il controllo dei flussi turistici ancora ai tempi dell’accordo tra il sindaco Luigi Brugnaro e l’allora presidente del Consiglio Matteo Renzi. È stato infatti presentato dall’assessore al Turismo Paola Mar il quadro complessivo degli interventi. L’assessore ha anche detto che la gara per il sistema di contapersone per avere dati certe sugli arrivi turistici dovrebbe partire a gennaio.
Nel concreto, la distribuzione delle risorse prevede 2 milioni di euro per la cabina di regia sui flussi e lo stesso contapersone, che dovrebbe essere gestita da Venis. Ci sono appunto poi i 2 milioni e 650 mila euro destinati ad Avm per la diversificazione degli approdi, già utilizzati per le Fondamenta Nuove.
E un altro milione, sempre affidato ad Avm, dovrebbe servire per potenziare gli approdi del Tronchetto. C’è poi un milione e 630 nila euro per la task force che dovrebbe essere attuata anche con i vigili urbani per il controllo delle locazioni turistiche e delle strutture ricettive. Altri 850 mila euro sono destinati a Insula per la cartellonistica e i totem di informazione. E ci sono infine 250 mila euro di cui 225 mila per il bollettino del turista e 25 mila per l’acquisto dell’app. per la pista ciclabile.
«Di tecnologico per il controllo dei flussi turistici in tutto questo c’è ben poco - commenta ancora Sambo - e i fondi per la tak force sono un modo per destinare risorse ai vigili urbani che il Governo in precedenza aveva già bocciato perché rientrano tra le spese correnti. Il quadro è desolante perché di misure effettive per il controllo e la misurazione dei flussi turistici in pratica non c’è nulla, a pochi giorni dalla presentazione del nuovo rapporto all’Unesco». —
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