Intossicate 73 persone, caccia a 2 sospettati
PORTOGRUARO. I carabinieri e la polizia stanno indagando a tutto campo per scoprire l’identità dei balordi che, liberando spray urticante, hanno provocato l’intossicazione di oltre un centinaio di persone, di cui 73 hanno fatto ricorso a cure mediche, domenica pomeriggio al centro commerciale Adriatico 2 di Portogruaro. Tra gli intossicati anche 4 bambini. L’evento non è accidentale, lo hanno stabilito i vigili del fuoco di Portogruaro con i colleghi del Nucleo Nbcr.
Si stanno cercando due persone sospette che si sono allontanate dal negozio Zara poco prima che i primi clienti accusassero i malori. «Erano molto strani e hanno urlato “via tutti, via tutti” prima che le persone si sentissero male» hanno raccontato le dipendenti. La sostanza è stata liberata nel settore moda-uomo. Si stanno visionando le telecamere e stanno confrontando i precedenti di Veggiano nel 2018 e del Vallecenter a Marcon nel 2017.
C’erano oltre mille persone all’Adriatico 2. I minuti iniziali dell’emergenza sono stati caratterizzati da panico diffuso e le conseguenze potevano essere più gravi all’Adriatico 2, come in tutti i centri commerciali, fanno la spesa anche persone che lottano ogni giorno con problemi di salute, di varia natura. «Se si fosse presentato uno scenario con una o più vittime» spiegano dallo studio legale Liut Giraldo & Partners, «si sarebbe configurato il reato di morte come conseguenza di altro delitto, in base all’articolo 586 del Codice penale. Una situazione più grave dell’omicidio colposo».
Nel corso della notte di ieri il bilancio si è quindi aggravato, ma per fortuna nessuno è stato ricoverato. Cinque i casi un po’ più seri, trattati con grande professionalità da uomini e donne di Suem 118 e Croce Rossa. «Abbiamo attivato il Punto medico avanzato come negli incidenti in A4», ha riferito ieri in una conferenza stampa Maurizio Mazzier, il medico del Suem dell’Usl 4 presente al centro commerciale, «in 73 presentavano irritazioni oculari e alla gola, sintomi fortunatamente in regressione. Nessuno si è presentato al pronto soccorso ed è stato ricoverato».
Al loro arrivo hanno subito predisposto una linea di decontaminazione. Gli operatori Nbcr hanno effettuato una misurazione ambientale dei locali con strumentazione per rilevazione multigas, chimica e radiometrica con esito negativo. Verificati gli impianti di condizionamento del centro commerciale anche questi con esito negativo. Anche gli esami Arpav sono stati negativi. Ieri mattina tutti i negozi erano aperti. Anche Zara. Come se la sera prima non fosse accaduto nulla o quasi.
Riproduzione riservata © La Nuova Venezia