Intorno al tavolo, intorno a Venezia
Sapevate che il nome “bacaro”, usato per indicare le osterie dove si mangiano cicchetti e si beve un’ombra, deriva dalla divinità del vino Bacco? O che la “padana” è una pietanza realizzata con pane raffermo e parmigiano, cannella e brodo? Sapevate che le case di Burano sono colorate, perché così i pescatori le potevano avvistare anche in mezzo alla nebbia? E cosa sarà mai la “succa barucca”?
Queste e molte altre curiosità rappresentano il cuore del gioco «Venezia e i Veneti - I Cicchetti», ideato da Nathalie Chaineux e Antonio Aiazzi, tastierista New Wave e conosciuto come uno dei fondatori dei Litfiba. Il gioco è consigliato da Francesco Nepitello e Marco Maggi della Lanterna Magica di Venezia, vincitori di Lucca Comics 2012 con il gioco di ruolo «L’Unico Anello», edito da Giochi Uniti.
Si tratta di una specie di “Trivial Pursuit” in versione veneta con domande su temi di geografia, arte e cultura, storia, architettura, cicchetti e cibo, personaggi famosi, tutte pensate per conoscere la storia del nostro territorio divertendosi insieme.
La confezione è composta da un tabellone rigido che riproduce il Veneto: le sue caratteristiche geografiche (dalle Dolomiti al Brenta), culinarie (radicchio di Treviso e vino della Valpolicella), storiche (Arsenale, Fenice) sono disegnate ai margini di un percorso a caselle. Si avanza solo se si riesce a rispondere alle domande. All’interno della confezione ci sono sei pedoni, due dadi, 100 carte per un totale di seicento domande e risposte e lo scopo è quello di arrivare al traguardo “navigando” lungo un Canal Grande che attraversa tutto il Veneto.
Il viaggio non è facile: i concorrenti possono fare dispetti e bisogna stare attenti al budget. Per chi si appassiona, e il gioco di società è un grande classico dei pomeriggi invernali, c’è anche la possibilità di fare conoscenza, allo stesso modo, con altre città, come Milano, Roma, Firenze. C’è una scatola sull’Italia in generale, e una dedicata alla vita di Gesù.
Regolamento e carte hanno i testi sia in italiano che in inglese. Per quanto riguarda il gioco su Venezia, le domande non sono facilissime per chi non è veneto o veneziano: ma in questo caso la partita diventa un modo per scoprire il significato e l’origine di termini che sono di uso quotidiano.
La scatola costa 27 euro.
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