Intesa tra i sindacati e l’Inps per le pratiche pensionistiche

Sulla scia dell’iniziativa nazionale anche a Venezia si sta predisponendo un protocollo che prevede incontri periodici e informative per aiutare i 215 mila pensionati veneziani a non perdere diritti
Di Gianni Favarato

MESTRE. Un sostegno concreto ai problemi di tutti i giorni che i 215 mila pensionati e pensionate veneziani debbono affrontare per non perdere diritti e districarsi nella giungla delle prestazioni fornite dall’Inps. Sulla scia dell’accordo firmato a livello nazionale dai sindacati e dall’Inps, anche a Venezia si sta predisponendo il testo di un «protocollo d’intesa». Nei giorni scorsi si è tenuto un primo incontro tra i segretari dei sindacati locali dei pensionati di Cgil, Cisl, Uil (Angiola Tiboni, Gastone Santori, Mauro Di Matteo)e il direttore della sede Inps di Venezia, Beniamino Ferrari, alla presenza del presidente del Comitato, Ettore Vittiman.

Al termine dell’incontro tenutosi nella sede Inps di Dorsoduro, è stato stabilito - come prevede l’intesa nazionale sottoscritta nello scorso mese di gennaio - di stabilire “incontri periodici” nel corso dei quali i sindacati veneziani dei pensionati esporranno le esigenze dei pensionati e delle pensionate per avere «necessari chiarimenti sulle questioni normative e le problematiche contributive».

A loro volta, i rappresentanti dell’Inps esporranno le iniziative ed attività dell’Istituto che avranno lo specifico obbiettivo di «concordare preventivamente ogni azione possibile per rimuovere eventuali problemi e rendendo così l’azione dell’amministrazione Inps il più possibile trasparente» vista la complessità sempre in fieri della normativa e da mutamenti dei diritti previdenziali e assistenziali non sempre comprensibili. Inps e sindacati veneziani - come deciso a livello nazionale - hanno concordato di «esaminare e di risolvere insieme le cause di eventuali disfunzioni e problematiche e di impegnarsi reciprocamente a divulgare circolari e messaggi».

L’intesa nazionale prevede anche «l’attivazione della posta elettronica certificata come strumento di comunicazione prescelto e si valuterà la possibilità di promuovere progetti comune di costituire un tavolo tecnico per verificare l’incidenza della spesa assistenziale sulle pensioni».

Per mettere i pensionati al corrente delle prestazioni a cui hanno diritto ma spesso non lo sanno, sono previsti specifici incontri di formazione e informazione territoriali. «Si tratta», spiega Angiola Tiboni dello Spi-Cgil veneziano, «di dare una mano ai cittadini anziani che hanno maturato una pensione e sono alle prese con procedure sempre più complesse e ormai sempre più on line. Del resto la normativa pensionistica è sempre più complessa e il personale dell’Inps è in calo, la collaborazione tra patronati sindacali e l’Istituto previdenziale è un passaggio obbligato che cercheremo di realizzare al meglio anche nel nostro territorio dove, solo per fare due esempi, c’è un grande numero di persone anziane che non ottengono le prestazioni aggiuntive e i relativi arretrati che l'Inps paga agli aventi diritto purché presentino una specifica domanda: oppure la presentazione della dichiarazione Red che si presenta solo on line per non perdere indennità e presetazioni che già si ricevono».

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